Coprifuoco a Capodanno? E’ una delle nuove regole che potrebbero trovare conferma a Palazzo Chigi il prossimo 23 dicembre ovvero durante una cabina di regia, voluta dal premier Mario Draghi, per analizzare la curva dei contagi ed eventualmente «aggiustare» le misure anti-Covid. Tra le novità anche: la riduzione della durata del green pass, obbligo di fare un tampone, anche se vaccinati, per partecipare a feste e grandi eventi. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le principali misure della nuova stretta sul tavolo della Cabina di regia in programma il prossimo 23 dicembre.
Natale e Capodanno 2021: tampone per feste ed eventi
Con il Natale aumentano i festeggiamenti: il governo punta quindi a rendere sicuri gli eventi in piazza e i veglioni di Capodanno in locali e discoteche imponendo il tampone obbligatorio anche per i vaccinati. La misura nelle attuali ipotesi emerse, dovrebbe scattare dal 27 dicembre, in vista del Capodanno e dei veglioni. Sarebbe stata invece – almeno per ora – accantonata l’ipotesi di rendere obbligatorio il tampone per andare al cinema, al teatro o allo stadio.
Coprifuoco per Capodanno 2022
Nella partita delle modifiche sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un ritorno al coprifuoco. Si parlerebbe della mezzanotte come orario limite nelle zone calde.
Riduzione della durata del green pass
Sul tavolo della Cabina di regia arriverà anche l’ipotesi di ridurre la durata della validità del green pass. La durata della certificazione verde è già stata riportata da un anno a nove mesi. Gli esperti sostengono, però, che la validità dovrebbe essere in linea con l’effettiva protezione che dà il vaccino anti-Covid, visto che già dopo cinque o sei mesi si rileva una diminuzione nella protezione offerta dal vaccino. Sul piatto la riduzione della validità a sette o mesi. «Bisogna adeguare il passaporto verde alla protezione. Se questa diminuisce – ha affermato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza a Metropolis – ed è necessario fare la terza dose, bisogna dare il green pass solo a chi fa la terza dose. Oppure deve essere ridotto il tempo per cui viene rilasciato e la sua validità». L’altra ipotesi sul piatto è che il rilascio della certificazione verde sia ancorata alla somministrazione della terza dose.
L’obbligo di mascherina all’aperto
Altra misura allo studio è l’obbligo di mascherina anche all’aperto in tutto il territorio nazionale, almeno nel periodo delle festività natalizie. Su questo fronte ci sono già molte amministrazioni comunali che hanno adottato ordinanze specifiche che introducono l’obbligo di protezione. Il Veneto, per esempio, con ordinanza del 17 dicembre, ha già introdotto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Sono esentati solo i bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità.