Comiso – Si è concluso, raggiungendo ottimi risultati, il progetto di democrazia Partecipata “ Ti racconto una storia”, a cura del dott. Purromuto, relativo ad interventi nelle scuole elementari, sulle problematiche inerenti la pandemia da covid 19. “ Eccellente iniziativa come del resto tutti i progetti di democrazia partecipata”.
Dichiarazioni del sindaco, Maria Rita Schembari e del dott. Salvo Purromuto. “Eccellente questa iniziativa e questo progetto portato avanti dal dott. Purromuto con la egregia collaborazione di Dirigenti Scolastici e insegnati delle scuole coinvolte ai quali va il mio personale ringraziamento che, del resto, qui a Comiso e più in generale nella provincia di Ragusa e all’interno dell’ASP 7, è stato sempre un professionista di spessore nelle problematiche legate all’infanzia. Da quelle alimentari a quelle specificatamente relative a questi due anni di pandemia che sono state il perno di tutto il progetto – dichiara il sindaco di Comiso -. Più in generale, tutti i progetti di democrazia partecipata hanno dato un valore aggiunto all’azione amministrativa, coinvolgendo associazioni, giovani e meno giovani in aspetti diversi.
Da quelli ambientali, della tutela della salute, alla valorizzazione dell’arte e della cultura, che sicuramente hanno costituito un fiore all’occhiello per la nostra città”. “ Il progetto è stato indirizzato principalmente agli alunni della scuola primaria quali il primo circolo E. De Amicis, gli istituti comprensivi L. Pirandello, G. Verga e G. Bufalino di Pedalino, – spiega Salvo Purromuto – ed ha affrontato innanzitutto il problema dell’infezione pandemica che, maggiormente sui giovani, ha imposto brusche modifiche del nostro modo di stare al mondo, richiedendo degli adattamenti creativi ma che in fondo ha svelato una società fragile che non da certezze relazionali, sanitarie ed economiche. È stato importante rivolgersi ai bambini della scuola primaria poiché, trovandosi già ad affrontare la grande avventura della crescita, si potrebbero ritrovare a fare i conti con problematiche di natura psicologica, traumatica, sanitaria in senso lato, ed anche problemi relativi ai disordini alimentari. Siamo dunque entrati – ancora Purromuto – nelle scuole primarie, a parlare ai bambini con linguaggi semplici e di facile approccio, dell’infezione da pandemia. L’obbiettivo, è stato quello di dare una serie di informazioni relative al covid per affrontare le difficoltà della pandemia stessa attraverso indicazioni sanitarie sulla sua diffusione e sui comportamenti idonei da tenere in campo preventivo.
Da questo progetto – conclude il dott. Purromuto – ci aspettiamo che possa favorire una sufficiente conoscenza scientifica della pandemia per vivere consapevolmente e responsabilmente il periodo attuale, che possa fornire ai nostri studenti gli strumenti per riconoscere le proprie emozioni e costruire una personalità sana, basata su un ground sicuro ed in ultimo, che possa fare approfondire le conoscenze sul modello alimentare mediterraneo, sottolineando gli aspetti quantitativi e qualitativi dei cibi”.