Ragusa – Il Covid è una malattia che mette a rischio soprattutto gli anziani. Ormai è una certezza acquisita. Infatti, anche nell’ultimo mese, il maggior numero di decessi si è registrato, nell’area iblea, nella fascia tra 75 e 89 anni.
Ecco perché Anteas Ragusa spinge per garantire una maggiore tutela ai fragili. “Oggi, i nostri anziani – sottolinea il presidente Rocco Schininà – sono nella stragrande maggioranza coperti da dose booster e abbiamo modo di constatare tra i contagiati una malattia molto meno sintomatica rispetto a un anno fa. Questo, però, non deve farci abbassare la guardia. Soprattutto, occorre la massima attenzione in strutture come le Rsa e le case di riposo. Certo, il confronto con un anno fa che conta davvero è quello che riguarda le ospedalizzazioni e gli ingressi in terapia intensiva. E, confrontando i due periodi, possiamo affermare che c’è una grande differenza. Ma i contagi sono sempre, anche dalle nostre parti, in costante incremento. Ecco perché dobbiamo continuare a tenere sotto controllo chi è più fragile. E gli anziani sono certamente la categoria più in difficoltà anche perché già alle prese con altre patologie che possono poi risultare decisive, vaccinazione o meno, nella lotta con il Covid.
E’, dunque, indispensabile rispettare i protocolli destinati a tutelare chi è meno forte. Siamo consapevoli che la strada per uscire dal tunnel si preannuncia ancora lunga. E però se ciascuno di noi riuscirà a fare la propria parte, potremo venirne fuori senza grandi danni. E’ questo il momento principale della responsabilità per ciascuno di noi, il momento in cui dovremo dimostrare che quanto verificatosi nei mesi scorsi c’è servito d’esperienza per non ripetere gli stessi errori”.