Ragusa – Tornano ad essere torbide e tempestose le acque della già travagliata navigazione della Ragusa – Catania visto, denunciano i deputati regionali di opposizione Stefania Campo (M5) e Nello Dipasquale (Pd) “l’ennesimo rinvio dell’iter che dovrà portare al raddoppio della Ragusa-Catania che, come sembra, non andrà in gara nella giornata di domani (30 dicembre n.d.r.)” .
E i due parlamentari ragusani esprimono dubbi “a proposito dei 217 milioni di euro che la Regione aveva annunciato di mettere a disposizione e che invece, avrebbero preso un’altra destinazione”. Quindi Campo e Dipasquale spiegano “si paventa un dietro front grave e pericoloso da parte di Musumeci di cui Musumeci stesso deve assumersi le responsabilità, spiegandone le ragioni ai cittadini. Diversamente, non si capirebbe come mai la gara d’appalto non sia stata ancora fissata. Vogliamo credere che tutto sia da ricondurre a un mero problema tecnico. Ad agosto scorso infatti la Regione avrebbe trasformato questi 217 milioni di euro di fondi Poc in fondi di altra natura e questo sembra aver causato una mancata certificazione delle risorse stesse all’Anas nei tempi prestabiliti. In ogni caso, forti dei fondi che Musumeci rivendica come realmente disponibili perché di sua competenza, si potrebbe già andare in appalto con tre lotti su quattro. Musumeci, che ricordiamo è anche commissario straordinario della Ragusa-Catania (poteri che ha voluto e cercato ma che una volta assunti non sembra voler esercitare), per evitare perdite di tempo, poteva andare avanti, proprio perché ha i poteri per farlo, senza aspettare le procedure ordinarie, lanciando la gara, consapevole di poter contare su fondi che lui dice essere certi.
Ma visto che non lo fa, è probabile che questi fondi regionali non siano così sicuri e immediatamente disponibili. Insomma, Musumeci è chiamato a dare delle risposte celeri e soprattutto è chiamato a dare ai cittadini la data in cui sarà celebrata la gara d’appalto. Magari già nelle prossime ore”. La vicenda ha trovato anche riscontro a livello cittadino ragusano per l’intervento del capogruppo consiliare del Pd Mario Chiavola che si riallaccia ad una dichiarazione alla stampa del sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, secondo cui “le somme che la Regione avrebbe dovuto mettere a disposizione, circa 217 milioni di euro, non ci sono più perché nel frattempo avrebbero cambiato destinazione. Insomma, un pasticcio di quelli all’italiana, anzi alla siciliana”. Quindi Chiavola assicura “ci faremo portavoce di tale istanza anche nei confronti del nostro deputato regionale di riferimento, l’on. Nello Dipasquale, che ha seguito con molta attenzione tutto l’iter del raddoppio. Insomma, a che gioco stiamo giocando?”. Poi il capogruppo dem al Comune di Ragusa prosegue “la denuncia di Cancelleri è molto circostanziata, speriamo possa esserla anche la risposta che arriverà dal Governo regionale. Una cosa è certa, nel frattempo. E cioè che il sottosegretario aveva annunciato che il 30 dicembre, cioè domani, l’opera sarebbe andata in gara.
E, invece, non accadrà. La Rg-Ct sembra la tela di Penelope. Di giorno c’è chi costruisce e di notte, invece, c’è chi la disfa. Il governatore Musumeci, che è anche commissario straordinario dell’opera, si sta assumendo una grandissima responsabilità per tutto il nostro territorio, per tutta la nostra città. I ragusani che ogni giorno percorrono quest’arteria stradale, ormai ridotta a una sorta di trazzera, sono tantissimi. Ecco perché parliamo di una responsabilità che il corpo elettorale della città di Ragusa ricorderà benissimo”. (da.di.)