Ragusa – “E’ sbagliato, alla luce dei contagi vertiginosi soprattutto anche tra i bambini e i ragazzi, tornare a scuola lunedì prossimo. Il sindaco di Ragusa si adoperi per trovare soluzioni simili a quelle già adottate da altri sindaci, vedi il caso di Modica dove si interverrà con una santificazione fino a mercoledì prossimo, in modo da poter nel frattempo avviare una concreta azione di confronto con il presidente della Regione, Musumeci, e chiedere con forza di immaginare quantomeno una decina di giorni, se non due settimane, di didattica a distanza”.
E’ la richiesta che il consigliere comunale Giovanni Gurrieri avanza al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì alla luce dei numeri attuali dei contagi che destano preoccupazione. “Dal primo cittadino ragusano non ci sembra di aver registrato una posizione chiara e netta, come hanno invece fatto altri sindaci, vedi ad esempio i sindaci del Calatino che si sono appellati al Governo regionale sottolineando le fondate preoccupazioni per l’imminente ritorno a scuola e chiedendo il rinvio. E non si può nemmeno assistere al tentativo dello stesso Musumeci di attendere istruzioni dal Governo nazionale, tentando uno scaricabarile inutile che rischia di impattare sulla salute dei cittadini. Anche Musumeci prenda posizione, come oggi ha già fatto il suo collega della Campania che ha bloccato la riapertura delle scuole. Serve agire rapidamente, serve riflettere opportunamente in vista dell’annunciata zona arancione.
Forse è meglio fermarsi adesso che rischiare chiusure più durature. Tornando alla città di Ragusa, il sindaco è la massima autorità sanitaria in città. Faccia qualcosa piuttosto che fermarsi ai semplici post social”.