Un bonus tiroide fino a 525 euro al mese viene erogato dall’Inps quando ci sono alcune patologie, vediamo quali e a chi tocca il bonus e come si calcola l’importo mensile. L’Inps eroga infatti un assegno mensile che oscilla tra i 291,60 e i 525 euro a coloro che hanno sviluppato una invalidità pari o superiore al 74%.
I disturbi alla tiroide colpiscono – secondo alcuni dati che si riferiscono al 2021 – 6 milioni di italiani: sono in maggioranza donne e si riflettono in sbalzi di peso e di umore, stress e irritabilità, gonfiore addominale e stanchezza. I più comuni sono l’ipotiroidismo (quando la ghiandola lavora poco) e l’ipertiroidismo (quando al contrario è sottoposta ad un carico di lavoro endocrino eccessivo), tuttavia esistono patologie più gravi che danno diritto al Bonus tiroide. L’INPS eroga infatti un assegno mensile che oscilla tra i 291,60 e i 525 euro a coloro che hanno sviluppato una invalidità pari o superiore al 74%.
Assegno mensile Inps tiroide: come funziona?
Il bonus tiroide Inps è un assegno mensile di invalidità civile sino a 550 euro, spettante a tutti coloro che soffrono di tiroide e delle patologie indicate nella tabelle ministeriali per l’accertamento dell’invalidità Civile.
Quindi non esiste nessun bonus tiroide, ma un’eventuale percentuale di invalidità, accertata dalla Commissione medica dell’Inps, per accedere all’indennità economica da 286 euro a 550 euro, in caso di invalidità riconosciuta dal 74% al 100%.
Bonus tiroide: a chi tocca?
Quali sono le patologie che possono riconoscere il Bonus tiroide Inps? Per ottenere una percentuale di invalidità dal 74%, il richiedente della domanda di invalidità civile, deve aver accertato:
- un’ipotiroidismo grave con compenso neuropsichiatrico
- un’ipoparatiroidismo che non risponde ai trattamenti.
Inoltre la Commissione medica di invalidità civile, potrebbe accertare forme di patologie meno gravi, come Iperparatiroidismo primario.
Assegno mensile tiroide Inps: quanto spetta?
L’assegno mensile Inps, per chi soffre di tiroide, è pari a:
- euro 286,81, per chi ha un’invalidità minima pari al 74% e sino al 99%
- euro 550 circa (da definire) per chi ha una percentuale di invalidità del 100%
- euro 520,29, per chi ha bisogno di assistenza continua e chi non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Oltre all’indennità economica, i malati che soffrono di tiroide, possono ottenere:
- l’iscrizione alle categorie protette, per ottenere le agevolazioni nei concorsi o per lavorare nelle cooperative sociali, in caso di invalidità superiore al 46%;
- l’esenzione dal ticket sanitario per la patologia riconosciuta;
- i 3 giorni di permesso della legge 104, per assistere le persone con il diabete;
- la detrazione del 19% sull’acquisto di un auto adattato a persone con disabilità grave ed agevolazione iva al 4%, con esenzione del bollo;
- il Congedo straordinario Inps per l’assistenza dei disabili;
- la pensione di invalidità o inabilità ordinaria riconosciuta dall’Inps, la pensiona anticipata di vecchiaia, solo per chi è in possesso di un’invalidità pari o maggiore all’80%,
- la maggiorazione di due mesi di contributi figurativi dell’Inps per ogni anno di servizio (dal momento del riconoscimento) per gli invalidi con percentuale pari al 74% e l’80%.
Come chiedere l’assegno Inps per tiroide?
Per ottenere l’eventuale indennità economica e le diverse agevolazioni elencate precedentemente, l’interessato deve presentare una domanda telematica di invalidità civile all’Inps. Prima di tutto, il soggetto richiedente deve essere in possesso di certificati medici che attestano la patologia della tiroide. In seguito bisogna, recarsi al proprio medico e chiedere un certificato telematico da inviare all’Istituto telematicamente.