Il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato al 2024 con alcune novità già in vigore nel 2022. La detrazione del 50% verrà applicata su un limite di spesa di 10.000 euro nel 2022 (non più 16.000 come nel 2021), che verrà ulteriormente ridotto a 5.000 euro nel 2023 e 2024.
Modificate anche le classi energetiche degli elettrodomestici: non inferiore alla A per i forni, E per le lavastoviglie, lavatrici e lavasciugatrici, F per i congelatori e i frigoriferi. Il bonus è erogabile solo nel caso di arredo di immobili oggetto di ristrutturazione: l’inizio dei lavori deve essere datato almeno a partire dal primo gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili. La Legge di bilancio 2022 (Legge 234/2021, articolo 1, comma 37) ha prorogato per tre anni il bonus mobili ed elettrodomestici, la detrazione delle spese per l’acquisto di arredi da parte di chi realizza interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il bonus è destinato a chi esegue lavori agevolati dal bonus ristrutturazioni 50% e dal sismabonus con le aliquote ordinarie o 110%. Non ne hanno invece diritto i soggetti che realizzano interventi di riqualificazione energetica agevolati con ecobonus 50/65% o con superbonus 110%. Queste e altre novità sono riportate nella nuova guida “Bonus mobili ed elettrodomestici” pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.
Bonus mobili ed elettrodomestici, attenti alla classe energetica
Il bonus – ricorda l’Agenzia – riguarda le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per gli acquisti di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Per l’acquisto di alcuni elettrodomestici, per esempio i piani cottura, occorre dare comunicazione all’Enea. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10mila euro per l’anno 2022 e di 5mila euro per gli anni 2023 e 2024, e va ripartita tra tutti gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo. La Guida dell’Agenzia delle Entrate precisa che se per un intervento di ristrutturazione sono effettuati acquisti di beni in due anni diversi, occorre tener conto dell’acquisto fatto l’anno precedente per arrivare al limite massimo consentito. Per esempio, se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2021 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 8.000 euro, per i quali si richiederà la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti che si effettueranno nel 2022 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (10.000-8.000). Non spetterà alcuna detrazione per gli acquisti del 2022, invece, se nel 2021 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 10.000 euro.
Bonus mobili ed elettrodomestici 10 mila euro, le scadenze
La prima da segnare sul calendario è la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, che deve precedere quella in cui si acquistano i mobili e gli elettrodomestici. Per beneficiare dell’agevolazione fiscale, infatti, è necessario aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Non è vincolante, invece, che le spese per la ristrutturazione vengano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Ma c’è un’altra data da cerchiare in rosso, quella di fine dicembre 2024. Entro quella data, infatti, devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.