Ragusa – E’ dallo scorso mese di agosto che una importante realtà, quale è la Consulta Femminile di Ragusa verso un uno stato comatoso tale da farla appellare, dall’associazione di donne #adessobasta, come “la bella addormentata”. Adessobasta ripercorre le tappe in cui si sostanzia tale immobilismo. L’associazione #Adesso Basta di Ragusa, nel luglio dello scorso anno, a seguito di deliberazione dell’assemblea della Consulta Femminile di Ragusa, fu ammessa al suddetto organismo. Da quella seduta, storica e importante per l’Associazione di donne, silenzio tombale. Il 1° di agosto furono presentate le dimissioni della Presidente Giuseppina Pavone seguite a ruota da quelle di altre consultrici. A metà dello stesso mese i dolorosi avvenimenti accaduti in Afghanistan, fatti che sollevarono, a livello internazionale e nel nostro Paese, un coro di solidarietà soprattutto nei confronti delle donne. Pertanto le due consultrici Cecilia Tumino – CGIL – e Giovanna Criscione – AVIS – inviarono alla Vice-presidente, subentrata per statuto alla dimissionaria Pavone, la richiesta di partecipazione della Consulta femminile di Ragusa al sit-in organizzato dalla CGIL a sostegno della questione afgana.
Alle Consultrici fu risposto in due mail, una inviata il 18 agosto alle 13:25 e l’altra a distanza di qualche ora – in sintesi – “che non c’era bisogno di votazione da esprimere e che la Consulta Femminile di Ragusa “momentaneamente” in fase dormiente, non avrebbe aderito all’iniziativa in sostegno del popolo afgano”. Sulla definizione “dormiente” anche la presidente di #Adessobasta, Franca Carpenteri, chiese in quale articolo dello statuto fosse contemplata si detta definizione. Ma anche in questo caso la risposta fu alquanto evasiva. Passano i mesi e la Consulta Femminile continua nel suo perdurante “stato dormiente” e non arriva alcuna convocazione.
A norma di statuto, cinque consultrici – un terzo delle non dimissionarie -, chiedono, formalmente, alla vice-presidente la convocazione dell’assemblea. La risposta recapitata fu data, anziché dalla ff vice presidente, dai funzionari dell’Amministrazione Comunale oltre che dallo stesso Sindaco, invitando a soprassedere fino a quando il Consiglio comunale avrebbe ratificato le modifiche apportare allo statuto della Consulta. Le Consultrici di #Adessobasta esortarono nuovamente la vice presidente a convocare la Consulta. A questo ennesima richiesta il 23 dicembre la Vice presidente ha risposto: “Vi anticipo che l’assemblea, salvo imprevisti, sarà programmata dopo il periodo festivo”. È passato il “periodo festivo”: #Adessobasta aspetta ancora che la bella addormentata si svegli!”. Dopo aver tracciaot la cronisotria di questo ingiustificabile immobilismo, l’associazione #adessobasta conclude “un documento che evidenzia come il perdurare di questa situazione sta diventando sempre più grave sottraendo a un organo – Consulta Femminile – di partecipazione e democrazia la possibilità di svolgere la sua preziosa attività senza capire per quale motivazione”. (da.di.)