Roma – “Si sta aprendo una fase nuova per il Paese. Tutti gli indicatori, dall’incidenza cumulativa a sette giorni ogni 100 mila abitanti all’indice Rt, fino al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli. “Il risultato è arrivato grazie da un lato allo straordinario successo della campagna vaccinale e dall’altro alla gradualità dell’approccio nell’allentamento delle restrizioni”, spiega. Ora “va gestita tutta la fase di riapertura. La progressività con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del governo offre le migliori garanzie”.
Sulla possibilità di riprendere a viaggiare, dice: “Non ci sono ragioni per evitarli. Facciamolo con la prudenza che abbiamo imparato sull’uso di mascherine e dopo esserci vaccinati, anche con la dose booster. Il mondo ha voglia di riappropriarsi di viaggi, scoperte di luoghi e incontri. La scelta del nostro Paese rispetto ai turisti che arrivano in Italia è saggia”.
Quanto al capitolo no vax, per Locatelli sono un pericolo “soprattutto per loro stessi. Le rianimazioni italiane, come dimostra l’analisi dell’Istituto superiore di Sanità, accolgono malati, in larghissima prevalenza non vaccinati, infettati da Omicron in una percentuale tutt’altro che trascurabile”.