Ragusa – Prende atto con soddisfazione, la Funzione Pubblica della Cgil di Ragusa, “che è stato finalmente attivato il nuovo ascensore esterno dedicato all’area covid all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla”. Questo il commento di Nunzio Fernandez, segretario generale della F.P.CGIL di Ragusa e Duilio Assennato, segretario provinciale della FP CGIL comparto sanità, che aggiungono “era il 20 gennaio scorso quando questa organizzazione sindacale inviò una nota alla Direzione Strategica e alla Direzione di Presidio degli Ospedali di Ragusa evidenziando che da diverse settimane tutti gli ascensori del Presidio Maria Paternò Arezzo erano guasti ad eccezione di due, uno riservato ai pazienti dell’UOC di Oncologia e l’altro per tutto il testo compresi i pazienti affetti da covid”. Secondo Fernandez ed Assennato, la misura ora attuata era necessaria in quanto “nonostante le sanificazioni ricorrenti, era prevedibile che, dalla oggettiva e persistente promiscuità, potesse scaturire un aumento dei contagi nel Presidio e senza recriminare verso alcuno, piace pensare alla F.P.CGIL che attraverso l’azione di vigilanza a tutela verso utenza e lavoratori, ha sortito evidenti risultati”.
Quindi i due segretari concludono “il plauso va a tutti coloro che si sono prodigati per accelerare i tempi di attivazione del nuovo ascensore ma questa O.S. continuerà ad attenzionare anche le vicende legate agli altri ascensori ancora guasti e forse da rottamare per la vetustà degli impianti; la funzionalità e la separazione dei percorsi “covid” e “covid free” sono indispensabili per evitare il propagarsi della pandemia all’interno dei nosocomi soprattutto in presenza di pazienti generalmente fragili ed in particolare oncologici; oltre a differenziare il trasporto del vitto, farmaci e biancheria sporco/pulito”. Impegnata poi su un altro fronte la Cgil Sicilia e quella di Ragusa, “al fine di tutelare efficacemente i lavoratori transfrontalieri, in questa caso lavoratrici e lavoratori che operano nell’area Sicilia – Malta, tenuto conto dell’impatto prodotto sul mercato del lavoro dopo l’allargamento dell’UE. Pertanto si rende necessario intensificare la cooperazione tra CGIL e Unione Generale dei Lavoratori (GWU) nelle relazioni bilaterali, anche attraverso l’attivazione del Consiglio Interregionale Sindacale (IRTUC) Malta -Sicilia, istituito già nel 2007.
Si è arrivata a questa determinazione al termine di un incontro tenutosi sabato 5 febbraio tra la dirigenza delle organizzazioni sindacali CGIL e la GWU di Malta. Presenti Alfio Mannino e Giuseppe Scifo, rispettivamente segretari generali CGIL Sicilia e Ragusa, Josef Bugeja segretario generale nazionale GWU e il vice Kevin Camilleri, nonché Felice Stanislao delegato a Bruxelles per i rapporti Malta – Italia, a seguito dell’accordo sottoscritto tra le due organizzazioni nel 2019 la cui attuazione è stata ritardata a causa della pandemia. Si è concordato altresì che già dalle prossime settimane saranno attivi i due Contact Point Italo-Maltese a Pozzallo (Camera del Lavoro) e a La Valletta, attraverso il ruolo operativo delle due organizzazioni sindacali che mettono in campo il sistema della tutela individuale, altresì impegnando le categorie principalmente interessate che fanno riferimento ai settori del turismo, dell’edilizia, dei trasporti, dell’industria e dell’artigianato. L’accordo affronta le questioni relative al territorio transfrontaliero in una prospettiva transnazionale dentro una dimensione europea, dove i confini sono un punto di contatto, e non di scissione”. (da.di.)