La pressione alta o ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e colpisce ben 1,2 miliardi di persone in tutto il mondo. Un numero che negli ultimi 30 anni è più che raddoppiato, come emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet. Ma quali sono i valori della pressione alta? I valori pressori ritenuti normali sono al di sotto di 130 di sistolica, o massima, e 85 di diastolica, minima. Quindi superata questa soglia, la pressione può considerarsi alta. Si parla di ipertensione clinicamente rilevante dai 140/90: va trattata con varie tecniche di approccio terapeutico, a seconda del grado di severità. Nello specifico, parliamo di modifiche dello stile di vita e/o l’assunzione di una terapia farmacologica, che diventa imprescindibile al di sopra dei valori 160/100 o anche per valori più bassi ma in presenza di fattori di rischio concomitanti”.
Quali sono i sintomi della pressione alta?
La pressione alta o ipertensione viene spesso chiamata “killer silenzioso” perché di norma non causa la comparsa di alcun sintomo; molti pazienti non si accorgono di avere valori alti e per questo è importante misurarla regolarmente. I sintomi della pressione alta sono molto variabili. Può essere asintomatica, oppure possono comparire:
- stanchezza;
- mal di testa;
- pesantezza delle palpebre;
- epistassi ed emorragie retiniche.
In stadi avanzati si esprime con disturbi dovuti ai problemi multiorgano, solitamente quando c’è già un quadro di danno: peso toracico, affanno, respiro difficoltoso, gambe gonfie. Nelle prime fasi, però, una persona può anche non accorgersene: per questo è importante sottoporsi a misurazioni sporadiche della pressione, a partire dai 18 anni. Solitamente queste rilevazioni avvengono in occasione di normali visite e controlli medici. In presenza di altri fattori di rischio, come la sedentarietà, il sovrappeso, il fumo o livelli alti di colesterolo, il controllo della pressione deve essere più frequente.
Quali sono le cause di pressione alta?
Nel 90-95% dei pazienti adulti non è possibile identificare alcuna causa e si parla quindi di ipertensione essenziale; tende a svilupparsi gradualmente nell’arco di diversi anni, con maggior probabilità in presenza dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolari (fumo, sovrappeso, sedentarietà, abuso di sale, …).
Come abbassare la pressione?
Oltre all’assunzione di eventuali farmaci, è possibile ridurre i valori di pressione attraverso lo stile di vita, per esempio perdendo peso se necessario, abbattendo il consumo di sale, praticando regolare attività fisica.
Cosa fare subito in caso di pressione alta?
Se la pressione del sangue è 180/120 o superiore, attendere circa cinque minuti e riprovare. Se la seconda lettura è altrettanto elevata e non si verificano altri sintomi associati contattare immediatamente il medico per un aggiustamento dei farmaci in uso o una prima prescrizione; in caso di altri sintomi (dolore toracico, mancanza di respiro, mal di schiena, …) rivolgersi immediatamente ad un Pronto Soccorso.
Perché la pressione alta è un killer silenzioso?
La pressione alta o ipertensione è la condizione che, se sconosciuta o mal controllata, porta più spesso a disfunzioni multiorgano, soprattutto se correlata ad altri fattori di rischio. Si può complicare frequentemente, dando origine, in primis, a patologie cardiovascolari, come la comparsa di:
- aritmie;
- scompenso cardiaco;
- aterosclerosi;
- infarto.
Può concorrere anche alla comparsa di patologie cerebrovascolari, come l’ictus, o di patologia aterosclerotica di altri distretti, in particolare il rene.
Come e quando si misura la pressione?
Si consiglia di misurarla al mattino, quando i valori dovrebbero essere più alti, e poi la sera. È importante farlo in un ambiente tranquillo, stando un po’ seduti prima di procedere, magari ripetendo la misurazione 2 volte perché alla prima i risultati potrebbero essere leggermente alterati. Gli sfigmomanometri elettronici, comodi da utilizzare a casa, danno risultati affidabili.