Roma – “Siamo uno dei partiti con la miglior classe dirigente di sempre in questo Paese. Non c’è persona che rispetto più di Mario Draghi, ma c’è una cosa che mi è dispiaciuta: quando gli hanno chiesto di voler far politica e lui ha risposto di non pensarci proprio. Se non sconfiggiamo il problema di sentire che la politica è un posto dove non si può stare se non sei una persona per bene, questo Paese è destinato al declino assoluto”. Così Carlo Calenda, eletto segretario di Azione, al termine del congresso nazionale che si è svolto a Roma. “Lo dico con affetto a Draghi – prosegue Calenda -: oggi la sfida vera in Italia non è prendere decisioni impopolari ma far diventare popolari le scelte giuste. Questo funziona in una democrazia, ed è molto difficile. Io sono orgoglioso di essere un politico, è il massimo dell’attività umana quando fatta con dignità e onore come la facciamo qui”.
“Non voglio essere un leader carismatico, voglio che ci sia gente che ci sia gente non d’accordo con me. Porto questo partito al 20% e poi ve lo lascio”, sottolinea Calenda rivolgendosi ai delegati. (ITALPRESS).