Ragusa – Era già intervenuto molto criticamente, il movimento Territorio, sul progetto di riqualificazione di via Roma presentato pubblicamente la scorsa settimana, affermando che “si butta all’aria l’avvenuta riqualificazione per coprire gli insuccessi”, dove per avvenuta riqualificazione appare evidentissimo che ci si riferisca a quanto messo in cantiere dall’allora sindaco Nello Dipasquale. Ed ora torna sull’argomento non solo di via Roma ma dell’intero settore dei lavori pubblici in città, come del resto ha fatto ripetutamente in questi ultimi mesi. Nella nota dell’Ufficio di Segreteria di Territorio Ragusa si legge “fra conferenze stampa, sopralluoghi, comunicati e post sui social, c’è una grande confusione sullo stato dei lavori pubblici in città. Un settore per il quale il sindaco dedica massima attenzione, considerandolo trainante di tutta la sua attività amministrativa, per il recupero del patrimonio edilizio e storico, per i servizi di manutenzione, per i riflessi su altri comparti, per le tante opere che oltre ad arricchire la città farebbero trasparire capacità di intercettare fondi regionali e statali. In effetti, molto bolle in pentola, c’è, in atto, qualche importante intervento, come per l’ex cinema Marino, per il resto progetti, qualche aggiudicazione di lavori e molte attese, anche inspiegabili”. In quest’ultima categoria, quella delle attese inspiegabili, Territorio elenca “l’impianto di via delle Sirene, la casa protetta di via Berlinguer, il lungomare Andrea Doria, il lungomare Bisani, l’area dell’ex scalo merci, la stessa via Roma, certo ci saranno lungaggini burocratiche ma quello che si vede è la vettura di noleggio con conducente, che, ci porterà a destinazione ma non si sa quando, a velocità moderata, senza emozioni e derapate”.
Segue, per il movimento fondato da Nello Dipasquale, il secondo capitolo “tardano ad avviarsi i lavori per la ex biblioteca, si ignorano quelli per la biblioteca nuova, necessari e impellenti, per sicurezza e per decoro, siamo fermi alla vallata Santa Domenica, a San Paolo, in viale Colajanni, non si sa nulla dei collettori per deviare le acque che si incanalano per via Di Vittorio e via Archimede, il collegamento fra il serbatoio ASi e quello di Bruscè, una epopea. Di intervenire per il cratere del parcheggio dietro la questura non se ne parla, di sbloccare la questione per l’area che si vorrebbe far diventare Parco Urbano manco a pensarci… Lavori eterni nelle scuole, una volta manutenzioni, una volta efficientamento energetico, come negli impianti sportivi, dove si chiude un cantiere e se ne apre un altro, come siano stati costruiti resta un mistero. Grande enfasi per la consegna dei lavori per la piazzetta mons. Tidona o per la ex scuola rurale di contrada Genisi che, grazie ad un finanziamento dedicato del Ministero dell’Interno, sarà centro di accoglienza per lavoratori vittime del caporalato”. La nota di Territorio prosegue “abbiamo, poi, la consegna dei lavori per la rete idrica di contrada Gatto Corvino, proseguono i lavori per la ciclabile da piazza Malta alla per riserva della foce del fiume Irminio, ma non ci sono interventi previsti a breve, ma necessari e, ormai impellenti, nelle altre contrade e sul lungomare Mediterraneo. In questo contesto, importanti e da citare l’asfaltatura di mezza via Malfitano, supermercato Conad, che conferma la predilezione per il patchwork del nostro assessore per racimolare qualche risparmio sulla estensione delle vie, e la sistemazione delle basole in via Salvatore, nel tratto via Palermo, via Mario Leggio.
E questa notizia ci ha preoccupato non poco, perché se non si proseguisse in contemporanea sul tratto fino a via Roma, cadremmo nel ridicolo, come programmazione di opera di manutenzione. Senza dire che non sono poche le strade, tanto per fare un esempio via Archimede nel tratto dello stadio ENAL, che sono ormai delle mulattiere”. Ed infine le conclusione dell’Ufficio di segreteria di Territorio Ragusa “restavano da citare anche i lavori sulla sentieristica e sui tracciati che portano a luoghi di interesse storico, per esempio si sono dimenticati i lavori di recupero del percorso che da via Marsala portano alla latomie di Cava Gonfalone, non si sa nulla della tabella di marcia di questi cantieri, quanti operai sono al lavoro in ciascun sentiero, quali iniziative allo studio per valorizzare questi siti, perché una volta riqualificati, servirà la gente che li percorre, altrimenti saranno lavori di facciata, Per esempio, a qualcuno è venuto in mente di monitorare quante persone usufruiscono del percorso che dal Santuario della Madonna delle Grazie scende al cimitero centrale?”. (da.di.)