Giarratana – Domani è l’ultimo atto della festa di San Giuseppe a Giarratana. Sarà celebrata, infatti, la festa esterna. Prima della pandemia, sarebbe stato il giorno corrispondente alla processione del simulacro per le vie del centro abitato. Adesso, invece, si spera che dalla prossima edizione tutto possa tornare alla normalità.
Intanto, ricco di iniziative il programma di domani, nel rispetto delle normative anticovid. Si comincia alle 8,30 con la celebrazione eucaristica, alle 9,30 ci saranno i colpi a cannone e il suono delle campane che annunceranno il giorno di festa.
Sempre alle 9,30 è previsto il giro del corpo bandistico Vincenzo Bellini di Giarratana per le vie cittadine con l’esecuzione di marce sinfoniche dinanzi alla chiesa Madre. Alle 11, la solenne celebrazione eucaristica animata dalla corale parrocchiale “Regina Caeli”. Alle 12 l’esecuzione di marce sinfoniche dinanzi alla chiesa Madre sempre a cura del corpo bandistico Bellini e, a seguire, lo spettacolo pirotecnico in piazza a cura della Pirotecnica Fasima Fuochi di Santa Venerina.
Alle 16, ancora un giro del corpo bandistico per le vie cittadine e l’esecuzione di marce sinfoniche dinanzi la chiesa Madre. Alle 17, poi, ci sarà la tradizionale “cena” sul sagrato mentre alle 19 è prevista la celebrazione eucaristica animata dalla corale parrocchiale “Regina Caeli” e la presentazione delle coppie di fidanzati. Al termine della messa, il simulacro del patriarca sarà riposto nella cappella dell’altare maggiore. “Un giorno di festa esterna senza processione – dicono da Aia Servizi Ragusa che si sta occupando di sostenere la comunicazione esterna dell’iniziativa religiosa – con l’auspicio che già a settembre, quando si tiene la festa di San Giuseppe di fine estate, possa tornare.
Il che significherebbe essere usciti da questa delicata fase della pandemia. A ogni modo, domani, ci sarà, ancora una volta, per la comunità giarratanese, la possibilità di testimoniare la propria devozione nei confronti del patriarca, molto sentita da tutti coloro che risiedono nella Perla degli Iblei”.