Ragusa – Una intensa settimana di attività che ha visto la Cgil ragusana impegnata su vari fronti. Innanzitutto sull’emergenza abitativa in preparazione anche della manifestazione nazionale del 22 marzo insieme alla Cisl ed Uil e alle organizzazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat che in tutta Italia si mobilitano, con proposte unitarie.
Cgil Cisl ed Uil e le tre sigle degli inquilini spiegano che l’iniziativa nasce da una forte preoccupazione dovuta alla mancanza di politiche abitative strutturali edenuncian che “dopo la pandemia e la ripresa delle esecuzioni degli sfratti sono circa 600 i nuclei familiari che in provincia di Ragusa rischiano di rimanere senza casa”. Per tale motivo martedì 22 marzo alle 14 si terrà un presidio al Ministero delle Infrastrutture che si concluderà con la consegna del documento unitario. Poi sottolineano “un’alleanza tra sindacati confederali e sindacati dell’abitare con un testo dalle proposte avanzate che non ha precedenti nelle lotte per il diritto alla casa e con la volontà di allargare e costruire insieme un percorso anche ad altre realtà sociali e del terzo settore verso una vertenza sempre più ampia. Il Governo deve rispondere alle 866 mila famiglie italiane povere che, secondo l’Istat, vivono in affitto e che corrispondono al 43% del totale delle famiglie in povertà assoluta”. Sindacati confederali e degli inquilini concludono con la loro proposta “in Italia abbiamo il dovere di rispettare i diritti umani delle persone garantendo a tutti, il passaggio da casa a casa attraverso l’implementazione di alloggi pubblici e a canoni sostenibili”.
Mobilitata poi la Cgil a livello locale per gli stipendi non pagati alla Cooperativa “Volta Pagina” a Comiso, che opera nel settore disabilità. Dal sindacato sottolineano “l’ultimo stipendio pagato risale all’ottobre scorso. Annunciato uno sciopero in caso di ulteriori inadempienze”. La Cgil FP ricorda “con nota del 9 marzo scorso avevamo sollecitato il sindaco a pagare le fatture da luglio 2021 fino ad oggi (quasi un anno) non liquidate per consentire il normale pagamento degli stipendi. Parliamo di un servizio indispensabile per un’intera comunità. Si tratta della gestione di persone con disabilità mentale che si trovano sole e che hanno bisogno di un continuo sostentamento”. Se entro il 29 marzo prossimo, è scritto in una nota inviata al Sindaco di Comiso e al Prefetto di Ragusa, i lavoratori non riceveranno nessuno stipendio sarà deciso un giorno di sciopero e terranno un sit-in davanti il palazzo di città.
Poi Salvatore Tavolino, segretario provinciale della CGIL di Ragusa commenta “stranizza che nonostante una richiesta formale al sindaco e alla cooperativa, commenta nessuno ha sentito il dovere (quanto meno) di dare una risposta, anche per mera sensibilità istituzionale. E’ impensabile che i lavoratori possano per diverso tempo svolgere il servizio senza nessun riconoscimento economico. Le maestranze hanno famiglia, esigenze personali, e non possano continuare ad anticipare a proprie spese il servizio suddetto.
Già la FP CGIL aveva attivato le procedure di raffreddamento cosi, come previsto dalle normative vigenti”. Ed infine la Cgil si è impegnata, insieme all’associazione Libera, all’ ASP 7 di Ragusa e a #centopassiversoil21marzo nel convegno“Droghe e Dipendenze tra criminalità organizzata e attualità di una condizione sociale”, tenuto al Cinema Golden di Vittoria e che ha visto la presenza di oltre duecento studenti delle scuole medie superiori. Questi alcuni punti salienti emersi dai lavori. Sono circa quarantamila (fonte ASP 7 di Ragusa), su una popolazione di 320 mila residenti in provincia di Ragusa, a fare uso di droghe con 2914 tossicodipendenti monitorati dal SERT (Modica 979, Ragusa 795 e Vittoria 1140) a stare dietro al dato del 2021. I lavori, coordinati da Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, hanno registrato i saluti di Vittorio Avveduto, referente regionale di Libera, il quale senza mezzi termini ha detto che a Vittoria il fenomeno è presentissimo, è in mano all’ndrangheta e adesso del clan degli albanesi che importano droga dall’America Latina e che trovano in città pendant in strutture economiche fiorenti per un ampio commercio.
Il convegno si è posto innanzitutto il problema di fornire agli studenti quanta più informazione corretta possibile perché solo in questo modo si possono porre in campo i rimedi migliori. In provincia il mercato della droga è molto fiorente. Giuseppe Mustile, dirigente UOC dell’ASP 7 Dipendenze Patologiche, ha fatto un quadro chiaro. La cannabis frutta agli spacciatori ogni anno circa un miliardo e cento milioni di euro; di poco inferiore il giro del gioco d’azzardo e cadute tutte le altre dipendenze (alcol, tabagismo etc). Un consumatore di qualsiasi età spende 300/350 euro mensili per procurarsi la droga. Il 41 per cento dei consumatori sono minori. Il SERT ne ha ricevuti 370 lo scorso anno: una media di uno al giorno. Le droghe più richieste: l’eroina (448), la cocaina (234) il crac (23). Le cure sono lunghissime: quindici/venti anni per uscire completamente dalla dipendenza. “Al SERT vengono i figli e i nipoti di persone drogate.
Qualcosa nella catena degli interventi evidentemente non ha funzionato negli anni” afferma sconsolato, Giuseppe Mustile. Infine il segretario generale della Cgil Ragusa, Peppe Scifo ha concluso i lavori collegando il tema del convegno con la scadenza del 21 marzo, giornata in memoria delle vittime della mafia: “abbiamo ricominciato a parlare con le scuole sul tema della droga e lo facciamo all’interno della cornice della manifestazione del 21 marzo giornata in memoria delle vittime della mafia. Il tema ha questi due elementi: da un lato la criminalità organizzata che gestisce il traffico, dall’altra le ripercussioni sulla vita, sulla salute dei giovani. Questo è una problematica diffusa ma poco discussa. In questo convegno è stato fatto grazie al contributo di autorevoli relatori. Un momento anche apprezzato dalla platea di studentesse e di studenti e ci siamo presi l’impegno di continuare su questa strada per rendere vivo il confronto al fine di allargare il campo della conoscenza rispetto a tematiche così importanti”. (da.di.)