Sono due siciliani, un 32enne e un 34enne originari della provincia di Agrigento, precisamente di Comitini, i responsabili della strage del carnevale di Strepy-Bracquegnies, paesino della provincia di La Louvière nel Belgio vallone.
L’auto con a bordo i due siciliani è piombata sulla folla provocando 6 morti e 27 feriti, dieci dei quali gravi.
Le vittime, tutti di nazionalità belga, hanno cognomi di origine italiane e non è dunque escluso che alcuni avessero la doppia cittadinanza: si tratta di Fredric D’Andrea, Fred Cicero, Laure Gara, Mario Cascarano, Micaela e Salvatore Imperiale.
Tra i feriti anche l’assessore di La Louvière Antonio Gava, che ha riportato la frattura a un piede e una distorsione del ginocchio.
Il drammatico investimento è ancora senza spiegazioni. I due sono residenti a La Louvière nati da genitori emigrati e hanno 32 e 34 anni, sono stati fermati. Al conducente Paolo Falzone, secondo le indiscrezioni della stampa locale, sarebbero stati fatti dei test tossicologici. Con lui sulla grossa Bmw nera il cugino Nino Falzone.
Il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen, ha spiegato che non è neppure chiaro se sia stato un gesto volontario o meno e che ci sarà un’inchiesta per omicidio.
Sono diversi i testimoni che hanno riferito comunque che la vettura era lanciata a tutta velocità e piombata sulla folla non ha cercato neppure di frenare. (Ansa)