Roma – Ha parlato della “bestialità della guerra”, “atto barbaro e sacrilego”. “La guerra non può essere qualcosa di inevitabile”, ha sottolineato il Pontefice.
“C’è bisogno di ripudiare al guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”, ha proseguito il Papa.
“E’ passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi”, ha ricordato.
Poi ha acceso un faro sui bambini profughi: “La guerra non devasta solo il presente ma anche l’avvenire di una società. Ho letto che dall’inizio dell’aggressione in Ucraina un bambino su due è stato sfollato dal Paese.
Questo vuol dire distruggere il futuro, provocare traumi drammatici nei più piccoli innocenti”.