Ragusa – Sembrerebbe aprirsi uno spiraglio di speranza per i titolari degli stabilimenti balneari del Ragusano stando agli esiti dell’evento “Spiagge: riforma delle concessioni. Le istanze CNA e gli emendamenti in campo”. A darne notizia il presidente della sezione Balneari della CNA di Ragusa, Marco Daparo, che ha partecipato all’evento e che dichiara “le nostre imprese balneari ragusane, a fronte di enormi sacrifici ed investimenti effettuati negli anni, rischiano di ritrovarsi in serie difficoltà, ma ho fiducia nell’impegno trasversale preso dai rappresentanti del Governo presenti ai lavori.
La questione non ha colori politici, riguarda la sopravvivenza di un intero comparto e la salvaguardia del lavoro di migliaia di famiglie. Chiediamo un tavolo tecnico permanente per la tutela di imprenditori e lavoratori e per ristabilire equità nel settore. In provincia di Ragusa ci sono ancora gli spazi per creare nuove strutture e nuovi stabilimenti balneari, sono certo che non correremo il rischio di avere le spiagge vuote nel 2023, la direttiva Bolkestein non verrà applicata”.
L’evento, che si è svolto in modalità virtuale, è stato voluto per affrontare l’impatto che ha avuto e che avrà la direttiva servizi, la cosidetta Bolkestein, su imprese, lavoratori e cittadini. Alla call sono intervenuti i parlamentari Umberto Buratti del PD, Stefano Fassina di Liberi e Uguali, Riccardo Zucconi di FI e i senatori Massimo Mallegni di FI, Francesco Mollame della Lega e Mario Turco del M5S. La Cna Balneari ha avanzato le sue richieste per evitare le procedure selettive, se sul territorio vi è ancora disponibilità per nuove iniziative imprenditoriali o che, nei casi in cui la disponibilità fosse esaurita, si tenga conto del valore aziendale e degli investimenti dell’impresa esistente. Sulla proposta c’è stata la convergenza dei parlamentari intervenuti e i senatori che fanno parte della Decima Commissione si sono impegnati a presentare emendamenti, in tal senso, al disegno di legge 2469 che reca disposizioni in materia di mercato e di concorrenza.
“Si è sottolineato- ha spiegato Marco Daparo- la necessità di procedere a una mappatura del demanio marittimo e ad una verifica, secondo quanto riportato nel disegno di legge sulla concorrenza, della disponibilità del bene per nuove iniziative imprenditoriali. Si è ribadita, poi, l ’importanza di definire una sorta di doppio binario per garantire alle imprese attualmente titolari di concessioni, che abbiano investito nell’attività, una proroga adeguata che vada oltre la scadenza dell’efficacia delle concessioni prevista per il 31 dicembre 2023”. (da.di.)