Ragusa – L’INPS di Ragusa ha dedicato una giornata di grande attenzione alla questione femminile, presentando il reddito di libertà e accompagnandogli la mostra “Irragionevoli Soprusi” che durerà fino al 30 marzo. Evento organizzato dal direttore dall’INPS di Ragusa Vincenzo Floccari, che si è tenuto nei locali dell’istituto con la presentazione della normativa inerente il Reddito di Libertà.
La finalità dell’incontro è stata anche quella di diffondere la missione di sostegno a favore delle donne – vittime, seguite daii Servizi Sociali e dai Centri Antiviolenza. Ha aperto i lavori il Prefetto di Ragusa Ranieri che ha detto che l’INPS è un punto di riferimento per tutti, ha poi introdotto il presidente Tridico, che sul tema del reddito di libertà ha specificato che l’INPS ha gestito consistenti risorse stanziate dallo Stato.
Questo è un primo passo verso l’emancipazione della donna per far sì che possa liberarsi dalla condizione di subordinarietà e di sottomissione nei confronti dell’uomo e ottenere piena autonomia abitativa ed economica; il presidente si è poi congratulato con la direttrice Petrotta e il direttore Floccari per l’iniziativa e per il lavoro che stanno svolgendo, ha poi salutato l’amico di lunga data Amedeo Fusco.
Sono intervenuti inoltre il Sindaco di Ragusa Cassì, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Ragusa Assenza, il Commissario del Libero Consorzio Comunale Piazza, la Consigliera di Parità Consulenti del Lavoro Saraceno, e alcuni rappresentanti di associazioni del territorio. Erano presenti rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel corso dei lavori si è constatato come “essere donna non significa diventare monadi rinchiuse in sé stessi, bastanti a sé stessi. Essere Donna significa saper vivere e sentire la connessione con la vita. Bisogna ascoltare e scoprire i propri sogni e non dire no ad essi. Ad oggi sembra scontato che la donna abbia pari dignità e diritti dell’uomo.
Ma per giungere a questa normalità le donne hanno dovuto subire, nel corso dei secoli, continui maltrattamenti e discriminazioni. Ancora troppa la violenza, ancora troppe le dipendenze affettive.
Ci hanno insegnato che l’uomo, per esserlo, deve essere sempre forte e la donna sempre accondiscendente. Ne è uscito un uomo che usa la violenza per non farsi vedere fragile e una donna arrabbiata e silenziosa che, nella sua solitudine non si sente degna di amore e di essere vista e ascoltata.
La caparbietà, la perseveranza delle donne non è mai stata messa in discussione. Pioniere, creative, anticonformiste, un mosaico di vite straordinarie, di storie e di volti diversi: sono queste le donne che oggi fanno ruotare il mondo. Sappiamo bene come la donna sia capace di essere al centro della propria famiglia, senza mai venir meno al proprio impegno sul posto di lavoro; madri e mogli che mai smettono di essere quella cerniera dentro e fuori casa, tra il pubblico e il privato”. Subito dopo la presentazione, è stata inaugurata la mostra dal titolo “Irragionevoli Soprusi, contro ogni forma di violenza” curata da Amedeo Fusco che ha sottolineato “l’esposizione ha un significato non solo artistico; la cultura ha importanza e va oltre l’evento dedicato alle donne vittime di violenza. Gli artisti del Centro di Aggregazione Culturale che ho coinvolto hanno aderito con sollecitudine ed entusiasmo, mettendo in rilievo nelle loro opere “gli irragionevoli soprusi” che le donne, subiscono e spesso non denunciano, l’arte e la cultura possono e devono essere motore di rinascita e di ricostruzione del pensiero sociale”.
All’inaugurazione erano presenti molti deli artisti che con le loro opere hanno espresso emozioni, sensazioni e riflessioni sul tema proposto. Tantissimi i visitatori, anche tutti quelli che si sono recati agli sportelli da utenti. La mostra rimarrà aperta fino al 30 marzo e sarà visitabile negli orari d’ufficio, sede INPS Ragusa, via Leonardo Da Vinci 25. Il 29 marzo alle ore 17,00 si terrà il finissage alla presenza di diversi artisti, del curatore Amedeo Fusco, che per l’occasione ha ricevuto una targa riconoscimento da parte del direttore dell’INPS di Ragusa per aver realizzato la mostra. (da.di.)