Ragusa – Quasi 8000 gli incendi soltanto nel 2021, che hanno distrutto 17.500 ettari di aree boscate e 46.350 ettari di superfici non boscate. Numeri che suscitano rabbia e sgomento, ma per i quali c’è bisogno di una programmazione adeguata sul piano della prevenzione.
Va in questa direzione l’interpellanza dei deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars, prima firmataria Stefania Campo, indirizzata al governo regionale, per conoscere quali azioni verranno messe in atto e quali risorse siano state già impegnate per la nuova stagione antincendio 2022.
“Siamo arrivati quasi a metà aprile, la stagione estiva è ormai alle porte e per evitare che ettari ed ettari di boschi vengano perduti per sempre c’è bisogno di una adeguata prevenzione – dice Stefania Campo –. Ci sono intere aree boschive che sono sprovviste di adeguata manutenzione e se non ci si pensa adesso, potranno essere perdute. Si tratta di un patrimonio arboreo che è fondamentale.
Non ci possiamo permettere disastri come quello dell’anno scorso, di cui tutti purtroppo serbiamo memoria. Aree che una volta andate distrutte hanno bisogno di decenni e decenni per essere ricostruite. Nella scorsa legge di stabilità regionale, tra l’altro sono stati stanziati circa due milioni di euro, provenienti dai fondi europei e destinati al Corpo Forestale, con cui finanziare progetti innovativi per prevenire gli incendi nelle aree boschive siciliane.
Non posso non rilevare come soltanto per il contenimento e lo spegnimento dello scorso anno sono stati necessari 885 interventi con velivoli della flotta degli elicotteri regionale e 587 interventi con velivoli della flotta statale (canadair) gestiti dalla Protezione civile nazionale.
Numeri che parlano da soli e che evidenziano la gravità del problema. Di progetti innovativi, fino a questo momento, abbiamo visto ben poco. Noi, in questo senso, abbiamo le idee chiare.
Per esempio quella di individuare una figura autorevole che si sostituisca ai Comuni inadempienti circa l’aggiornamento del catasto incendi, così da poter apporre i relativi vincoli sulle aree bruciate o la stipula di apposite convenzioni con l’ANCI, con le associazioni degli agricoltori, con la Protezione civile regionale, con il Dipartimento dello sviluppo rurale, con le associazioni ambientaliste, sportive e venatorie finalizzate a un maggiore controllo del territorio.
Musumeci in questo finale di mandato faccia almeno una cosa giusta, non si lasci distrarre dalla campagna elettorale e si concentri anche sulla tutela del nostro patrimonio naturalistico. La stagione estiva è alle porte: c’è da fare presto, e c’è da fare, in poche settimane, tutto ciò che non è stato realizzato in un’intera legislatura”.