I familiari di una donna di 33 anni, che ha perso la bambina che portava in grembo da 25 settimane, hanno presentato denuncia alla polizia di Stato.
I medici dell’ospedale Civico di Palermo hanno constatato che il cuore della bimba non batteva più durante una visita di controllo, alla quale si era sottoposta la donna, alla sua quinta gravidanza.
Avendo avuto minacce d’aborto, la donna, inizialmente seguita da un ginecologo privato, era stata presa in carico nel reparto di ginecologia del Civico. Appresa la notizia i familiari hanno chiamato il 112 prima di formalizzare la denuncia al commissariato Porta Nuova. Gli agenti hanno acquisito la documentazione clinica in attesa di nuove disposizioni da parte della Procura che ha ordinato il sequestro del feto per eseguire l’autopsia, così come era stato proposto dagli stessi medici dell’ospedale.
Alcuni giorni fa si era verificato un altro episodio simile alla clinica Triolo Zancla, sempre a Palermo. In quell’occasione però i familiari di una 29enne, alla comunicazione che probabilmente aveva avuto un aborto spontaneo alla ventesima settimana, hanno preteso di parlare con il responsabile dell’unità medica. Il dottore li avrebbe ricevuti cercando di spiegare cosa fosse successo ma loro, in preda alla rabbia, hanno minacciato il personale e devastato la casa di cura prendendo a calci porte e arredi.