Comiso – Insolita coda per la festa di Pasqua. Ma molto sentita da devoti e fedeli. Che ieri sera erano presenti in gran numero alla conclusione della processione che domenica scorsa non era stato possibile ultimare a causa delle avverse condizioni atmosferiche che, dal tardo pomeriggio, avevano interessato la città di Comiso.
Per cui, era stato deciso di ricoverare i due simulacri, quello del Cristo Risorto e dell’Annunziata, nella chiesa dei Santi apostoli. E da qui, dopo la solenne celebrazione eucaristica di ieri sera, è ripartita la processione con la prima “paci” che si è tenuta proprio dinanzi alla chiesa in questione anche per ringraziare la comunità della straordinaria ospitalità ricevuta. Il corteo poi è proseguito verso la chiesa Madre sino ad arrivare, rispettando le altre tappe previste dove si è ripetuta la “paci”, in piazza Fonte Diana.
Quindi, il rientro alla basilica dell’Annunziata per l’ultima “paci” in programma che ha rinnovato l’appuntamento per il prossimo anno. Sono state, come sempre, a migliaia le persone coinvolte per una festa di popolo straordinaria. Come nella migliore delle tradizioni, dopo essere stati posizionati l’uno di fronte all’altro, in seguito all’antifona intonata dagli angioletti posti ai piedi della Madonna e di Gesù, i due simulacri hanno dato vita, venendosi incontro, alla “paci” che, nei vari momenti, ha scadenzato l’interminabile e suggestiva processione, con le bande musicali Diana Comiso, Kasmeneo e R. Caravaglios che, nonostante il poco preavviso, anche ieri sera non hanno voluto fare mancare la propria presenza.
Andrea Indigeno e Antonio Criscione hanno dato voce e volto ai due angioletti, uno per ciascun fercolo, intonando in latino l’antifona “Regina Coeli Laetare”. Un momento sempre molto suggestivo. A scadenzare i tempi della processione anche l’attività svolta dall’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, adoperatasi per far sì che i luoghi interessati dal passaggio del corteo potessero presentarsi nella maniera più decorosa possibile. I riti intanto proseguono. Domani, ci sarà la santa messa delle 19 che sarà presieduta da don Gianni Mezzasalma, rettore del seminario diocesano, con la partecipazione dei seminaristi che, dopo la funzione religiosa, incontreranno i giovani della comunità.
Giovedì, alle 19, la santa messa sarà presieduta dal sacerdote Roberto Asta, vicario generale della diocesi di Ragusa, e concelebrata dai sacerdoti che provengono dalla comunità dell’Annunziata e da coloro che hanno svolto il loro ministero nella stessa comunità.
Venerdì, poi, alle 19, durante la santa messa sarà chiesto il dono della pace per le famiglie: saranno festeggiate le coppie di sposi che celebrano quest’anno il 25° e il 50° anniversario di matrimonio. Alle 20 ci sarà la preghiera dinanzi ai simulacri di Gesù Risorto e della Vergine Annunziata.