Ragusa – E’ Pippo Santocono, presidente territoriale della Cna di Ragusa, il nuovo coordinatore della Consulta delle associazioni di categoria, succedendo, per il meccanismo delle rotazioni adottato dalla consulta stessa, a Gianni Gulino, presidente provinciale Confcooperative Ragusa. Come prima cosa Santocono ci tiene a sottolineare “l’operato della Consulta, che è quello di occuparsi esclusivamente delle imprese locali e delle tematiche che le riguarda da vicino, con la filosofia del servire e non del servirsi, proseguirà anche nei prossimi mesi con la stessa tenacia di sempre”.
Poi traccia alcune linee guida dell’organismo che raccoglie e rappresenta le maggiori associazione di categoria “affronteremo a 360 gradi le criticità del territorio, a cominciare dalla carenza di infrastrutture, occupandoci, in particolare, dei processi non ancora compiuti che attengono, ad esempio, al completamento dell’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela che, adesso, ad esempio, sta facendo registrare delle difficoltà nel tratto sino a Modica per la carenza di materiali.
E, ancora, c’è la questione del caro energia da scandagliare e tutto ciò che riguarda il futuro dello sviluppo nella nostra provincia. Il nostro intento è quello di allargare sempre di più la presenza delle associazioni che fanno parte dell’organismo che era e rimane apartitico. Ringrazio chi mi ha preceduto per l’attività svolta. Guardiamo avanti per il bene del nostro futuro che, dal punto di vista economico, si annuncia abbastanza complesso”. Gli fa eco il coordinatore uscente Gianni Gulino “un’ottima esperienza, quella maturata, per riallacciare le fila delle associazioni di categoria.
Con una buona parte tra queste si è ripreso un dialogo, ma soprattutto un percorso insieme sfociato, nei giorni scorsi, in una riunione con la deputazione nazionale e regionale per affrontare una questione che, al momento, è stata quella della Camera di Commercio e che, però, in futuro potrà essere quella riguardante altre problematiche segnate da una certa complessità. E’ fondamentale che la Consulta sia gestita in maniera orizzontale.
E’ vero, c’è il portavoce ma si decide tutti assieme, si dialoga, ci si confronta. Ci si prefigge di raccogliere tutto quello che gli associati delle varie categorie esprimono come necessità, un bisogno che va salvaguardato. Non tutte le associazioni si sono aggregate ma quello del coinvolgimento il più possibile complessivo è un obiettivo che si cercherà di conseguire anche per il futuro”. (da.di.)