Mancano pochi giorni per pagare le rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2020. Saranno infatti considerati validi i versamenti effettuati entro il prossimo 9 maggio, in considerazione dei giorni festivi e dei 5 giorni di tolleranza previsti rispetto alla scadenza del 30 aprile, fissata dalla legge di conversione del decreto Sostegni-ter.
Il provvedimento, che ha definito nuovi termini per mettersi in regola con i pagamenti della definizione agevolata delle cartelle, consente ai contribuenti che non sono riusciti a versare entro il 9 dicembre scorso le rate previste nel 2020 di avvalersi di questa nuova opportunità e mantenere le agevolazioni previste.
Il pagamento deve essere effettuato utilizzando i bollettini già inviati da Agenzia delle entrate-Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate 2020 (febbraio, maggio, luglio e novembre per la “Rottamazione-ter”; marzo e luglio per il “Saldo e stralcio”) che è possibile anche richiedere sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
Cosa succede a chi non paga entro la scadenza? In caso di versamenti oltre i termini previsti o per importi parziali, verranno meno i benefici della misura agevolata e i pagamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Il decreto “Sostegni-ter” ha definito nuovi termini anche per il versamento delle rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2021, nonché per quelle della definizione agevolata previste nel 2022, con la possibilità di mantenere le agevolazioni se il pagamento sarà effettuato entro il 31 luglio, per le rate del 2021, e il 30 novembre per quelle previste nel 2022.
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