Ragusa – L’istituto comprensivo Cesare Battisti di Ragusa, l’Anffas onlus Ragusa e l’associazione culturale L’Arco hanno animato un percorso congiunto che ha permesso di esaltare le bellezze monumentali del territorio in modo speciale. In particolare, gli studenti delle quarte A, B e C della Battisti, guidati dalle insegnanti Teresa Saggese, Gianna Tumino, Concetta Ribisi, Pierangela Caruso, Giusy Cavalieri e Maria Lauretta, si sono resi protagonisti di un momento di turismo alternativo tra i monumenti Unesco del centro storico di Ragusa Ibla.
Gli alunni hanno scoperto le chiese tardobarocche principali, condotti attraverso il corso XXV aprile, tra i palazzi nobiliari e gli angoli suggestivi, e usufruendo in qualità di guide di un gruppo degli autorappresentanti dell’Anffas Ragusa che, ormai da qualche tempo, sono attenti a sviluppare in linguaggio “Easy to read” una serie di didascalie per fare fruire in maniera accessibile i monumenti cittadini.
“Tra tutti i presenti – spiegano dall’Anffas onlus Ragusa – si è instaurata una bella intesa formativa. I nostri ragazzi leggevano le descrizioni dei monumenti mentre gli alunni ammiravano le particolarità e i dettagli degli stessi. Una vera occasione di scoperta, di integrazione e inclusione per un turismo accessibile con un linguaggio facilitato e dettagliato”. L’itinerario che si è sviluppato lungo il percorso che va dal Duomo di San Giorgio al Portale omonimo, resistito al terremoto dell’11 gennaio 1693, si è concluso con la visita alla mostra dei diorami pasquali realizzati dai presepisti dell’associazione L’Arco nella chiesa di Sant’Agata al Giardino ibleo. I presepisti, in un clima di accoglienza, hanno presentato le opere di miniatura tridimensionale suscitando negli studenti grande curiosità e meraviglia.
La mostra, tra l’altro, si inserisce pienamente nel percorso d’arte perché inserita, grazie alla fondazione San Giovanni Battista, all’interno della chiesa in questione. Sono state, insomma, due giornate, giovedì e venerdì scorsi, di formazione culturale, di integrazione e di arte della bellezza che sgorga dal cuore e che fa la spola tra barocco ibleo e opere presepiali.