Divampa sempre più la polemica sulla istituzione a Ragusa Ibla o, meglio, sulla prossima entrata in funzione, dei varchi elettronici per controllare il traffico nel quartiere barocco. Polemica indirizzata principalmente verso il sindaco che in solitaria si era assunto l’onere di motivare e giustificare, in un confronto con le associazioni di categoria, il provvedimento. Polemica avviata, seppur con notevoli distinguo, dalle forze imprenditoriali e da quelle civiche del quartiere e proseguita poi con l’intervento congiunto dei capigruppo consiliari di M5 e Pd, Sergio Firrincieli e Mario Chiavola. Ma il fatto nuovo è rappresentato da un nuovo intervento che questa volta viene direttamente dall’interno della maggioranza che sorregge il sindaco Cassì e viene addirittura da una rappresentante istituzionale, ovvero Cettina Raniolo vicepresidente del Consiglio Comunale e presidente della commissione sviluppo economico, che, per inciso, in varie altre occasioni ha evidenziato difformità di vedute rispetto all’attività amministrativa della giunta.
Già dall’inizio della propria nota stampa Raniolo afferma “il dibattito che si è sviluppato in questi giorni, scaturito dall’ imminente avvio della ZTL a Ragusa Ibla implica delle serene valutazioni che si sarebbero dovute avviare molto tempo prima. Ora ci troviamo davanti allo scontro fra le esigenze dei residenti, pare tutelati, in ogni caso, dalla Legge, e quelle, non meno importanti , delle attività commerciali che intravedono, nella blindatura di Ibla, sia pure limitata al mese di agosto e alle ore serali dei weekend, un danno certo alle attività per un calo delle presenze che, alla luce dell’attuale situazione postpandemica e di quella di una crisi economica imperante, rischia di costituire il colpo fatale per molte attività. Ma la vicepresidente del consesso cittadino si toglie un altro sassolino dalla scarpa rimarcando “avrei voluto, da tempo, come Presidente della Commissione Sviluppo Economico, assieme ai componenti dell’organo consultivo, essere coinvolta nella programmazione della ZTL, nuove normative sulle commissioni consiliari e un mancato coinvolgimento dell’assessore (Giovanna Licitra n.d.r.) per le valutazioni e le scelte, mi ha impedito di occuparmi, come si dovrebbe della problematica”.
E quindi Cettina Raniolo entra nel vivo della questione e riportiamo integralmente questa parte del suo intervento “questo voglio puntualizzare in risposta ai rilievi posti in aula relativamente al contributo che la Commissione avrebbe dovuto dare, ma l’attuale situazione di stallo mi impone, ora, di dire la mia. Lavorare da quattro anni, come è stato affermato, alla ZTL per arrivare immersi in un lago di polemiche, di rilievi sulla regolarità degli atti, sulla conformità alle norme del codice della strada, di scontri, fortunatamente, per ora, solo verbali, fra residenti e operatori commerciali, non depone a favore di una azione quadriennale del tutto soddisfacente. Voglio rassicurare che metto anch’io al primo posto i diritti di vivibilità dei residenti, soprattutto se sanciti dalla Legge, indispensabili, quindi, azioni di controllo h24 per garantire le libertà essenziali di ognuno. Prima, però, di porre le attenzioni sulle giuste istanze degli operatori commerciali, debbo ammettere di aver acquisito quella che è la realtà di Ibla, sia pure in alta stagione, che è, poi, quella della ZTL. 800 posti letto, un numero di dipendenti delle varie attività che raggiunge il numero di 400 unità, ci sarebbero, potenzialmente, per difetto, almeno, dalle 600 alle 1.000 vetture, prevalentemente posteggiate, alle quali, nelle ore di punta andrebbero sommate quelle di turisti e visitatori di passaggio. Un carico di vetture comunque insostenibile che doveva essere prevedibile e sottoposto ad attente valutazioni.
Possibile che in quattro anni, questi numeri sono venuti fuori solo ora ? In effetti poco si sa degli incontri con i residenti e con gli operatori economici, fino a pochi giorni fa Sindaco e assessori hanno incontrato le organizzazioni di categoria, a porte chiuse, non si sa quali erano le associazioni rappresentate, cosa hanno chiesto, cosa hanno intenzione di fare. A detta del sindaco, l’impossibilità di operare controlli seri porta ora alle telecamere per restituire ordine nel quartiere, nulla da eccepire per le regole ma le esigenze degli operatori commerciali vanno, in ogni modo, valutate e tutelate. Appunto sarebbe utile e opportuno ascoltare le richieste o le pretese degli operatori, per esempio le vetture dei dipendenti tolgono posto a turisti e visitatori, è indubbio, servono accorgimenti mirati per i quali, sono certa, anche gli operatori saranno disponibili alla ricerca di soluzioni.
Una prima cosa da fare sarebbe, intanto, un censimento degli stalli di sosta, coperte le esigenze dei residenti e degli operatori, andrebbe operata la prima scelta con cui saturare la disponibilità, dopo la chiusura è inevitabile per evitare il circuito di auto alla ricerca del parcheggio. Per arrivare a questo servono, però, servizi mirati che non si possono esaurire con l’ormai sfruttato servizio navetta, servono convenzioni reali con taxi e NCC, anche gli operatori della ricettività e della ristorazione dovrebbero contribuire alla stesura di accordi e di convenzioni per rendere quanto più fluido il movimento a Ibla. E in questi quattro anni dovevano essere trovate aree per parcheggi, quanto più vicine a Ibla, serve aprire il parcheggio di San Paolo. Deve essere trovata ogni soluzione idonea per salvare il tessuto economico di Ibla che, del resto, nasce dalla disponibilità dei residenti ad affittare i locali per attività commerciali. Fatti salvi i diritti fondamentali, anche i residenti devono capire le esigenze economiche di molti operatori. Per questo servono tavoli di confronto aperti e non a porte chiuse e separati, attendiamo di capire in che cosa consisterà questo piano di mobilità, speriamo, se non se ne parla prima, di non ritrovarci, molto presto, in un altro lago di polemiche, tutte ancora da dirimere”. (da.di.)