Ragusa – Ha fatto ritorno di nuovo a Ragusa, in piazza Igea, dove ha sede la direzione generale dell’Asp, il ciclista Giorgio Giacomo Alfano che era partito da Ragusa il 9 maggio scorso e che, dopo cinque giorni, era arrivato presso l’Irccs Ismett di Palermo nell’ambito della manifestazione organizzata dall’Aido. “La donazione degli organi – ha sottolineato Giorgio Giacomo Alfano – serve a salvare la vita a tante persone. Questo mi ha spinto a realizzare questo progetto che ha lo scopo di veicolare il messaggio della donazione a tutta la popolazione”. Quattrocento chilometri percorsi in solitaria all’andata e altrettanti al ritorno con l’obiettivo di promuovere la donazione degli organi e il trapianto come terapia.
Al suo arrivo all’Ismett, è stato accolto da alcuni fra medici ed infermieri del Centro Trapianti palermitano. Una sosta breve per scambiare con gli operatori sanitari di Ismett pareri ed opinioni e poi proseguire il suo cammino verso Montelepre. La tappa di Palermo è, infatti, stata solo una tappa intermedia di un percorso lungo ben 800 chilometri.
A seguire, Alfano è andato verso Agrigento e poi ha proseguito il suo giro all’incontrario fino a tornare a Ragusa. Un giro ciclistico di tutta l’isola per testimoniare che donare significa ridare la vita. Ad accoglierlo, a Ragusa, anche il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, il sacerdote Giorgio Occhipinti, che supporta le iniziative dell’Aido. “Sono numerose le persone che aspettano un organo per potere coltivare una speranza legata alla loro vita – sottolinea don Occhipinti – e ringraziamo Giorgio Giacomo Alfano perché, con la sua impresa, ha cercato di sensibilizzare il più possibile su questo valore.
Il valore della donazione può e deve caratterizzare la nostra vita perché significa rendersi partecipi delle problematiche degli altri in maniera piena, affermando la propria dimensione spirituale per il raggiungimento di un nobile traguardo”.