Il nuovo bonus 200 euro previsto nel DL Aiuti dal Governo arriverà nelle tasche di molti italiani a luglio. Il nuovo bonus sarà versato anche a chi prende il Reddito di cittadinanza ma solo uno per nucleo familiare. Il nuovo bonus 200 euro sarà versato d’ufficio a 900mila titolari di Reddito di cittadinanza. L’unico paletto fissato da palazzo Chigi e dal ministero dell’Economia è quello che limita a un solo membro del nucleo familiare l’erogazione dell’una tantum.
Bonus 200 euro per pensionati a luglio
Il bonus da 200 euro a luglio arriverà in automatico anche a 13,7 milioni di pensionati con un reddito annuo lordo non superiore ai 35mila euro. I pensionati nel cedolino di luglio si vedranno arrivare “automaticamente” il bonus da 200 euro, per un costo di 2,74 miliardi. Non sarà infatti necessario presentare specifiche richieste all’Inps. L’Istituto presieduto da Pasquale Tridico, o in ogni caso l’ente previdenziale erogatore, avrà il compito di effettuare le necessarie verifiche dell’effettiva situazione reddituale. A beneficiare dell’una tantum saranno i titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di assegni sociali, di trattamenti per invalidi civili, ciechi e sordomuti e di quelli di accompagnamento alla pensione residenti in Italia.
Bonus 200 euro ai lavoratori con indennità di disoccupazione
Anche ai soggetti che al 30 giugno prossimo percepiranno prestazioni Naspi e Discoll dovrà essere attribuito il bonus da 200 euro. Secondo le stime del governo il bacino dovrebbe essere formato da 1,1 milioni di beneficiari. L’aiuto anche a 350mila agricoltori disoccupati. Il testo finale del decreto include anche 350mila percettori di disoccupazione agricola nell’elenco dei destinatari dei 200 euro. In questo caso, a differenza dei pensionati, non si fa però riferimento a un meccanismo automatico di erogazione dell’aiuto. Per versare il bonus ai titolari di Reddito di cittadinanza, ai disoccupati e anche ai collaboratori domestici e ai lavoratori stagionali è stato necessario recuperare altri 804 milioni.
Che si sono andati a sommare ai 2,75 miliardi previsti per garantire l’una tantum ai lavoratori dipendenti sotto i 35mila euro annui e ai 2,74 miliardi per l’aiuto ai pensionati. In tutto 6,3 miliardi, cui vanno aggiunti i 500 milioni stanziati per il sostegno ai lavoratori autonomi, che però dovrà essere definito nei contenuti e nelle modalità di erogazione in un successivo decreto attuativo dei ministeri del Lavoro e dell’Economia.