Ragusa – La società Happee Place Italy in collaborazione con Mediatica ha promosso la mostra “Caravaggio: ultimo approdo” a Ragusa, che sta riscontrando grande interesse da parte di visitatori costituiti da turisti italiani , stranieri e residenti e dopo le recenti e immotivate polemiche politiche sorte in città, ha deciso di produrre ogni chiarimento nella massima trasparenza al fine di fornire tutti i dettagli che fanno ben comprendere come l’operazione culturale avviata sia inserita nel contesto di un progetto ad ampio respiro nazionale.
“Non avremmo voluto ma ci troviamo costretti ad intervenire, alla luce delle immotivate quanto inaspettate polemiche e inesattezze emerse durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Ragusa in buona parte dedicato alla mostra “Caravaggio: ultimo approdo” da noi organizzata.
Certamente noi non entriamo nel merito di ciò che non ci compete. Parliamo invece, della nostra attività di promozione culturale e territoriale che abbiamo proposto al Comune di Ragusa e deciso di sviluppare anche su Ragusa così come fatto in altre realtà italiane.
Partiamo intanto dalla mostra “Caravaggio: ultimo approdo” che porta in esposizione l’opera “San Giovanni giacente” attribuita all’autore da numerosi studiosi e massimi esperti dell’arte di Caravaggio. Ebbene, questa mostra è interamente privata. È organizzata da privati, si svolge all’interno di locali il cui utilizzo è regolato da un contratto e non prevede un coinvolgimento organizzativo di enti pubblici. Avevamo richiesto il patrocinio al Comune di Ragusa e al Libero Consorzio, i quali ci avevano concesso una modesta partecipazione alle spese per una somma totale di 8000 mila euro su un investimento di quasi 200 mila euro: 6.000€ il Comune e 2.000€ la Provincia. La nostra società ha rinunciato spontaneamente ad ogni sorta di contributo o partecipazione pubblica con una pec trasmessa al Comune di Ragusa il 24 maggio 2022 e nella stessa data il rup ha comunicato al fornitore tale rinuncia.
Quanto alle numerose inesattezze che hanno contribuito a creare solo disinformazione, ribadiamo che la nostra società Happee Place Italy ha come principali attività la realizzazione iniziative e progetti finalizzati alla promozione e valorizzazione del patrimonio e del territorio italiano; progetti di riqualificazione urbana e territoriale, marketing territoriale; attività di promozione e informazione attraverso l’attuazione di ogni iniziativa in grado di contribuire alla diffusione della conoscenza, allo sviluppo della ricchezza e alla valorizzazione patrimonio e del territorio italiano; l’ideazione, l’organizzazione e lo svolgimento di attività culturali, museali, sportive, turistiche, convegnistiche e fieristiche, anche con la gestione degli spazi assegnati, la promozione e l’organizzazione di spettacoli teatrali e cinematografici, concerti, eventi musicali, festival, riprese e produzioni televisive in genere, in Italia ed all’estero.
Perseguendo tali finalità la società, insieme a Mediatica, ha proposto e organizzato a Ragusa l’attesa mostra su Caravaggio. Contrariamente a quanto è stato detto da persone evidentemente disinformate, sia sui social che anche in una sede istituzionale come il Consiglio comunale, non siamo una società di gestione alberghiera.
Quanto all’opera esposta, ribadiamo che si tratta di una tela prestata da un collezionista privato di Malta che ci ha fornito adeguata documentazione che è stata verificata dal curatore Pierluigi Carofano. Abbiamo organizzato a nostre spese un simposio per fornire tutti i chiarimenti del caso e illustrare, attraverso l’autorevolezza e le competenze di affermati studiosi tutti gli elementi storico, scientifici e documentali di quest’opera, presentando anche il documento principe di una mostra che è il catalogo. Tutti gli accademici presenti dopo aver esposto le parti di loro competenza saranno a disposizione dei media, degli studiosi, degli amministratori e di tutti coloro che intendono disporre di approfondimenti in merito.
L’opera in questione è stata già esposta in altre importanti occasioni come “Caravaggio. La verità nell’arte”, la mostra dedicata a Michelangelo Merisi e al caravaggismo che è stata ospitata all’Hokkaido Museum of Modern Art di Sapporo ed alle successive mostre al Nagoya City Art Museum ed al Abeno Harukas Art Museum, mostre curate dai professori Luigi Ficacci e Shigetoshi Osano, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale MetaMorfosi di Roma con il patrocinio dell’Ambasciata italiana in Giappone e dell’Istituto italiano di cultura di Tokyo.
Infine, per evitare che si continuino a dire inesattezze in libertà, a ulteriore precisazione proseguiamo con i seguenti chiarimenti :
1-I rapporti tra la nostra società e l’Opera Pia che ospita la mostra e il proprietario del quadro sono, come ovvio che sia, di natura privatistica perché appunto iniziativa privata.
2-Chiarito questo importante aspetto, precisiamo che l’utilizzo degli spazi e i servizi forniti dall’Opera Pia Schininà sono oggetto di un contratto in cui sono previste garanzie assicurative di Generali Italia a copertura dei rischi per l’utilizzo degli spazi e a copertura dei rischi in favore dei visitatori.
3-Che l’opera “San Giovanni giacente” è stata assicurata per un valore di 25 milioni di euro con la Munich Re.
4- Il trasporto delle opere è stato effettuato dalla Pizzico d’arte 2 Art Designer di Floridia Giuseppe, società con una più che decennale esperienza e riconoscibilità a livello italiano ed europeo.
5-Precisiamo che naturalmente è stato prodotto e accettato dalla proprietà il facility report così come è stato prodotto il condition report tra l’incaricato della proprietà ed il curatore della mostra.
6- Le misure di sicurezza sono state concordate con la proprietà e l’assicurazione.
7-Si vuole infine evidenziare che la Happee Place Italy, con un’iniziativa totalmente privata, si attiene alla missione di organizzare eventi che abbiano un ritorno diretto, utilizzando strutture, imprese, professionisti e addetti locali, e indiretto sul territorio attraverso i flussi che si potranno generare.
Ci saremmo aspettati delle semplici richieste di chiarimenti che saremmo stati ben lieti di fornire, a chi l’avesse richieste. Nell’interesse della verità”.