Ragusa – C’è anche il ragusano Vincenzo Occhipinti tra i componenti del nuovo Consiglio regionale di Confcooperative Habitat in Sicilia. Continua, dunque, la stagione assembleare di Confcooperative che intende candidarsi a scrivere, attraverso i nuovi assetti, un’altra importante pagina di storia del mondo della cooperazione, riportando al centro gli interessi e le esigenze delle persone delle comunità.
Carla Barbanti è, invece, la nuova presidente di Confcooperative Habitat Sicilia che, attraverso la cooperazione di abitanti, interpreta sempre più il difficile compito di fare impresa urbana per la qualità della vita di chi abita i luoghi come atto consapevole e sostenibile, costruendo nuove dinamiche di innovazione per il territorio. Ai lavori, coordinati dal segretario generale di Confcooperative Sicilia, Luciano Ventura, c’era anche Massimiliano Moretti, responsabile nazionale di Confcooperative Habitat per lo sviluppo delle aree interne, periferiche e marginali e cooperative di comunità.
E’ il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino, a rivolgere i migliori auguri di buon lavoro a tutti i componenti del consiglio regionale e, in particolare, al componente ragusano del gruppo operativo, Vincenzo Occhipinti. “Sono certo – sottolinea Gulino – che saprà manifestare al meglio le proprie qualità nel contesto di un percorso formativo che potrà fornire molti spunti interessanti. Confcooperative ha scelto con convinzione di sviluppare il settore della cooperazione di comunità in ambito urbano e nelle aree marginali e qui, nella nostra realtà, c’è una bella vitalità che coinvolge anche il settore tradizionale dell’Abitare, autentico interprete dell’integrazione con le altre cooperative dei diversi settori”.
“Vengo dal mondo del professionismo, sono un progettista – dice Occhipinti – e mi sono avvicinato alla realtà della cooperazione grazie alla progettazione europea, con un’esperienza fatta sul campo, cercando di mettere insieme obiettivi, bisogni, per uno scopo comune, quello riguardante lo sviluppo sostenibile.
Ho partecipato a un corso di formazione durato quasi un anno, che si chiama Fondamenta, con cui Confcooperative si è posto l’obiettivo di catalizzare giovani e da lì, poi, in ogni regione si è cercato di fare confluire ambizioni, sfide progettuali, idee all’interno del consiglio regionale. Sono rimasto positivamente sorpreso della qualità di cui è composto questo consiglio, giovani, cooperatori e professionisti che arrivano da esperienze molto diverse nei loro territori, dalla gran parte dell’ambito territoriale regionale, comprese le isole minori. Ci sono, secondo me, le premesse per fare bene in un settore che è la cooperazione per l’abitazione e che raccoglie anche le cooperative di comunità”.