Ragusa – Lunedì 13 giugno tutti in piazza San Giovanni, a partire dalle ore 20.00, per la festa dell’Ecomuseo Carat con le scuole! Protagonisti della serata saranno infatti gli studenti e i docenti delle scuole cittadine (dalle elementari ai licei) che, all’interno dei “laboratori di public history”, si sono impegnati in originali ricerche storiche e nella produzione di filmati documentari.
È la conclusione del progetto “Alla scoperta di Ragusa e del suo paesaggio culturale”, avviato nell’autunno del 2021 e promosso dall’Ecomuseo Carat e dall’Archivio degli Iblei con l’Archivio di Stato di Ragusa, l’Università di Catania-Struttura didattica di Ragusa, l’Associazione Insieme in città.
“Lunedì sera, su grande schermo – afferma il sindaco Peppe Cassì – brani di quei corti saranno proiettati nel cuore della città per un’autentica festa, proposta dagli stessi insegnanti e subito condivisa dal Comitato scientifico dell’Ecomuseo Carat. Porre la scuola al centro dell’attenzione della città, anche simbolicamente, mi sembra un segnale molto importante.
La grande partecipazione e l’entusiasmo dichiarato da insegnanti e ragazzi mi conferma sul fatto che questa sia la direzione giusta per valorizzare il nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale. È questo il senso che deve avere l’Ecomuseo.”
“Nella scuola – aggiunge Chiara Ottaviano, membro del Comitato ecomuseale che ha avuto la responsabilità dell’ideazione e della direzione del progetto – la pratica della public history si conferma vincente. I ragazzi si sono impegnati nella ricerca, hanno messo piede per la prima volta in un Archivio storico, hanno ascoltato con un’attenzione non usuale il racconto degli anziani, hanno “prodotto” qualcosa di cui sono orgogliosi. Un ruolo non secondario lo hanno ovviamente avuto i giovani e bravissimi professionisti, Francesco Bocchieri, Andrea Di Paola e Andrea Giannone, che hanno accompagnato e guidato studenti e insegnanti nel ruolo di tutor videomaking. Le insegnanti hanno confermato quanto il progetto sia stato inclusivo e come risulti vincente “imparare facendo”.
Ogni laboratorio ha prodotto qualcosa di diverso per durata e per stile narrativo, in considerazione dei temi prescelti, del percorso di ricerca e dell’età degli studenti. Le storie “scoperte” in relazione a luoghi consueti sono quanto mai diverse: da Maria Occhipinti, a partire dalla Rotonda a lei intitolata in fondo a via Roma all’originale “lettura” del Parco di Donnafugata; dalle attività produttive che ancora resistono nella Vallata Santa Domenica alla riscoperta del benefattore di cui oggi Piazza G.B.Marini porta il nome.
Per il quartiere Selvaggio gli studenti hanno intervistato i nonni che lì si sono trasferiti nel secolo scorso; il tema delle feste dei due Santi Patroni ha acceso l’attenzione dei bambini sui tesori custoditi nel Duomo di Ibla e nella Cattedrale ma li ha anche portati a scoprire l’Archivio fotografico del Maestro Giuseppe Leone. A partire dalla documentazione custodita nell’Archivio di Stato di Ragusa si è avviata la ricerca sulle grandi opere urbanistiche durante il ventennio fascista; mentre sempre in Archivio i ragazzi dell’Alberghiero hanno indagato, attraverso i registri di contabilità, le abitudini alimentari dei frati dell’ex Convento dei Cappuccini di Ibla. La tomba dei picialuori ha ricordato l’importanza dell’industria estrattiva nella nostra storia mentre nelle Latomie di Cava Gonfalone i bambini dell’Ecce Homo hanno sperimentato il buio figurandosi il duro lavoro dei pirriatori. L’ex convento di Santa Teresa a Ibla è anche storia di bambini orfani, con la commovente testimonianza di chi, oggi anziano, ha rievocato l’infanzia.
Le valutazioni degli insegnanti, insieme ai filmati realizzati nei laboratori e alla mappa interattiva dei luoghi geolocalizzati saranno pubblicati in un sito dedicato, anch’esso presentato nella serata di lunedì.
Attraverso il sito, si avrà inoltre anche accesso alle lezioni e al materiale didattico del corso di formazione.