Catania – Aveva una busta nera in testa Elena quando è stata assassinata dalla madre, Martina Patti.
L’ipotesi investigativa ha trovato maggiore consistenza dopo che, durante accertamenti medico legali, è stata esaminata la busta con dei tagli compatibili con colpi di coltello.
La ricostruzione è stata confermata da fonti della Procura.
Sul momento dell’omicidio la donna ha detto al Gip di “non ricordare bene”, perché, ha sostenuto, “ero girata e non volevo guardare”. (Ansa)