Ragusa – Che cosa sta succedendo con i lavori al lungomare di Marina di Ragusa? E’ l’interrogativo che il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, pone all’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida.
“In queste ore, infatti, quando si era appreso che, per completare l’intervento nel primo tratto del lungomare, da piazza Duca degli Abruzzi in direzione piazza Malta per intenderci, mancavano solo le procedure di installazione delle panchine – sottolinea Chiavola – si è appurato che sono ritornati ancora una volta in azione gli operai per, a quanto ci è stato riferito, il rifacimento delle fughe della pavimentazione che sarebbero state rovinate a causa del passaggio di un macchinario del Comune.
Quindi, un lavoro che è stato ripetuto e che ha creato non pochi disagi agli operatori economici della zona ancora alle prese con la presenza di polvere e di tutte le difficoltà che la presenza di un cantiere simile comporta quando, invece, sembrava che tutto fosse stato ormai superato.
Ecco perché vorremmo capire che cosa è accaduto e quanto dureranno i lavori in questione. Ci sembra che, ancora una volta, non sia stata riservata la dovuta attenzione agli operatori commerciali, oltre che ai residenti, i quali possono usufruire soltanto di questa fase della stagione per cercare di rifarsi dai disastri causati dalla pandemia. Inoltre, ci chiediamo se rimarranno così, e per quanto tempo ancora, le staccionate in legno che delimitano i bordi del lungomare e che, a prima vista, sembrano essere abbastanza pericolose per i passanti, soprattutto per i bambini.
Vorremmo comprendere, insomma, come mai si stanno registrando tutti questi problemi legati al cantiere. Inoltre, ed è questa la scelta più illogica, qual è il senso di montare panchine così lunghe che, di fatto, bloccano gli accessi dalla zona centrale del lungomare agli esercizi commerciali e alle residenze? Le stesse devono essere scavalcate.
Oppure si deve optare per un lungo diro. Una scelta inspiegabile anche perché adottata senza alcuna concertazione con gli operatori della zona e con i cittadini che abitano lì. Vorremmo capire le ragioni per cui non c’è stato un monitoraggio adeguato da parte del Comune rispetto a tutto ciò. Non vorremmo che, andando avanti, si scoprissero altri interventi che non sono stati effettuati a regola d’arte”.