Ragusa – Tra le emergenze che caratterizzano questo ‘bollente’ inizio anticipato di estate, emergenza idrica soprattutto a San Giacomo ed emergenza rifiuti indifferenziati che comunque attanaglia l’intera provincia di Ragusa e l’intera isola, non poteva mancare se non l’emergenza, almeno la polemica sulle criticità che si registrano a Marina di Ragusa.
Polemica che vede contrapposti i consiglieri comunali M5 Alessandro Antoci e Antonio Tringali da una parte e l’assessore ai lavori pubblici Gianni Giuffrida dall’altra e che ha avuto un vivace momento in aula consiliare durante l’ultima seduta per trasferirsi poi nelle note stampa. Tutto era cominciato con un documento in cui Alessandro Antoci lamentava “il caso della doccia di Santa Barbara dimostra l’assoluta mancanza di programmazione”, per poi trasferirsi appunto in aula dove lo stesso Antoci, spalleggiato da Antonio Tringali, accusa “delusi per le risposte dell’assessore
Giuffrida, ma, soprattutto per il suo atteggiamento tenuto in aula, poco rispettoso nei confronti degli esponenti del Movimento 5 Stelle, si è arrivati a sentire che ogni rilievo è solo strumentale, che molte cose sono inventate, che i consiglieri 5 sono privi di onestà intellettuale e che vengono presi in giro dagli interlocutori”.
tanto da far dire ai due esponenti pentastellati “è stato oltrepassato ogni limite, soprattutto in presenza di una realtà sulla quale non avrebbero voluto infierire e di una posizione dell’assessore tendente a sminuire ogni rilievo, come esagerato, irreale e superato”.
Facciamo allora un po’ di cronistoria. Alessandro Antoci aveva preso spunto da foto postate sui social dal segretario dem Peppe Calabrese, relative alla doccia a Santa Barbara, commentando “il relitto di una doccia, arrugginito e cadente, sul tratto di costa di Santa Barbara, è la cartina al tornasole di una mancanza di programmazione per la stagione balneare che avevo evidenziato già all’inizio della primavera, con un apposito intervento in consiglio comunale”, salvo poi aggiungere “non voglio strumentalizzare l’episodio della doccia di Santa Barbara, per il quale, anzi, c’è da esprimere solidarietà al primo cittadino per la sua condizione di difficoltà, circondato, com’è, da collaboratori di scarsa capacità.
Ogni giustificazione e spiegazione lasciano il tempo che trovano, perché tutte portano ad una sola conclusione: è già tardi per interventi che dovevano essere completati, quantomeno, a fine maggio”.
E per chiudere Antoci aveva aggiunto “ma, del resto, lo si era capito dalle diverse segnalazioni e dalle diverse foto, diffuse anche da componenti la maggioranza (probabilmente si riferiva alla nota stampa del Comitato Andrea Doria, diffuso dalla consigliera Cettina Raniolo): docce carenti di manutenzione, tutte le aree circostanti agli impianti in totale abbandono, assenza di pedane e di passerelle, scarsa pulizia degli arenili, ancora una volta l’amministrazione e l’assessorato al ramo si fanno cogliere impreparati per un così importante appuntamento per l’avvio della stagione balneare.
Forse, potremo solo sperare che l’anno prossimo, in coincidenza con ben altri appuntamenti, l’amministrazione si faccia trovare pronta già nel mese di maggio, ma non potrà servire per correggere un giudizio globale per 5 anni di azione stentata”. E dopo lo scambio di vedute piuttosto ‘acido’ in seduta consiliare con l’assessore Giuffrida, Antoci rincara la dose, appoggiato dal suo collega di gruppo Antonio Tringali “la gente, a Marina di Ragusa, è inviperita, i disservizi non sono solo nel settore di competenza dell’assessore Giuffrida, siamo solo all’inizio della stagione, ma l’inizio non è dei migliori, vero è che Marina di Ragusa è da anni la perla della riviera mediterranea, ma questa amministrazione non solo ha fatto poco per mantenerla tale ma rischia, con le sue disattenzioni, con le sue lentezze, con la sua inesistente programmazione, di vanificare anni di lavoro”.
Poi aggiungono altri dettagli “il caso della doccia arrugginita fiorita sugli scogli di Santa Barbara, attorno alla quale si sono affannati Presidente del Consiglio, Sindaco e Assessore nel tentativo di farla svanire mentre disponevano immediato intervento riparatore, è la punta di un iceberg delle tante criticità della frazione, criticità facilmente risolvibili e ascrivibili all’inadeguatezza, ormai emergente, dell’amministrazione.
L’assessore Giuffrida, in una disordinata altalena di ammissioni e di negazioni della realtà, ha detto di tutto e il contrario di tutto: la prima parte del lungomare Andrea Doria è stata completata, ma mancano ancora la ringhiera e l’arredo, ha detto che la pista ciclabile si deve completare, che l’impianto di via delle Sirene è in via di completamento.
Ha affermato che si è cominciato a lavorare ad aprile, per Marina di Ragusa, nello stesso momento ha ammesso che ci sono ritardi. Ha dichiarato che tutte le docce sono funzionanti, si deve procedere solo al posizionamento delle pedane, ma fotografie diffuse da elementi della sua stessa maggioranza fanno vedere docce fatiscenti.
Le condizioni di alcuni tratti della spiaggia sono del tutto evidenti, sempre facendo riferimento allo stesso materiale fotografico” conclude il consigliere. Da parte sua Antonio Tringali incalza “si potrebbe derubricare il tutto ad incapacità o scarso impegno di un assessore, ma si tratta di uno stato di disattenzione e abbandono generalizzato, che coinvolge l’assessore delegata alla frazione, l’assessore all’ambiente, quello al verde pubblico.
Un sopralluogo recente ha messo in evidenza bagni pubblici chiusi o non funzionanti, decoro urbano ai minimi termini, cestini sporchi, divelti e sempre colmi di ogni tipo di rifiuto, anche nella centralissima piazza Duca degli Abruzzi, contenitori e relativi cassonetti sporchi, non lavati e con perdite che trafilano dagli stessi, verde pubblico in totale abbandono in molte parti della frazione, pulizia delle strade che lascia a desiderare, sull’impianto di via delle Sirene è meglio stendere un velo pietoso, controlli della Polizia locale, per assicurare una buona vivibilità ai residenti e ai vacanzieri, ancora da disporre”.
Così concludono Antoci e Tringali: “Un disastro generalizzato che per Giuffrida non esiste, sindaco e assessore negano tutto tentando di delegittimare chi si permette di avanzare rilievi, si potrebbe pensare che si tratti di tattica per aggirare i problemi, siamo portati a credere, invece, che è solo incapacità di venire a capo di problemi anche facili da risolvere.
L’atteggiamento dell’assessore Giuffrida ci obbliga a predisporre un video, che pubblicheremo sui social, dal quale emergerà la credibilità di tutte le segnalazioni”. (da.di.)