L’anguria o cocomero è il frutto per eccellenza dell’estate. Dolce e colorato da sempre è amato da tutti, sia adulti che bambini ma è anche sconsigliato alle persone che soffrono di colite o gastrite in quanto può provocare diarrea. Ma prima di vedere il perché l’anguria o cocomero va evitato da chi soffre di colite o gastrite vediamo quali sono i benefici per chi non ha problemi di salute.
Anguria: valori nutrizionali
Una porzione di 100 grammi di anguria contiene, in media, solo 16 calorie. Oltre 90% di acqua e un discreto quantitativo di zuccheri, vitamine A e C, la rendono un toccasana per il nostro organismo. E come se non bastasse, presenta percentuali bassissime di grassi e proteine.
I 100 g di anguria contengono:
- 65 kj / 16 kcal
- 0,2 g di grassi
- 3,7 g di carboidrati
- 0,2 g di fibre
- 0,4 g di proteine
- 0,003 g di sale
- 280 mg di potassio
L’anguria o cocomero è un frutto che si può considerare quindi depurativo e diuretico poiché, stimolando la diuresi, favorisce l’eliminazione di scorie in eccesso. L’anguria aiuta a dimagrire tanto che esiste anche una dieta dell’anguria. Elevata è anche la presenza di sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio, vitamine A, C e quelle del gruppo B; per questo motivo l’anguria risulta senza dubbi un rimedio naturale contro la stanchezza e lo stress, prevenendo anche la ritenzione idrica. Inoltre sostanze antiossidanti, quali licopene e carotenoidi, garantiscono un benessere generale all’organismo con effetto preventivo su molte patologie e benefici anche sulla pelle.
Di recente è stata constatata la capacità di questo frutto contro le malattie cardiache e di ridurre i livelli del colesterolo cattivo. A risultare benefica è la citrulina, sostanza che rende l’anguria adatta a prevenire l’ipertensione. Tale amminoacido, presente però soprattutto nella parte bianca tra polpa e buccia, favorisce la vasodilatazione (allargamento dei vasi e quindi aumento del flusso sanguigno), conferendo quindi al frutto proprietà afrodisiache (utile soprattutto per i maschi, in quanto sembra produrre effetti simili al viagra).
Secondo alcuni studi basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre il colesterolo nel sangue. Numerosi quindi sono i pregi di tale frutto ma attenzione per chi soffre di allergie e/o intolleranze.
Anguria e gli effetti su intestino: diarrea
L’anguria va evitata se si soffre di colite o gastrite: è possibile che la quantità di acido salicilico contenuta nella polpa del frutto possa causare reazioni avverse a livello intestinale. Per di più, le persone allergiche alle graminacee durante il periodo di pollinazione devono fare attenzione all’assunzione di alcuni alimenti tra cui proprio l’anguria in quanto questo frutto contiene e libera istamina.
L’istamina è una sostanza che il corpo produce in risposta al contatto con una sostanza allergizzante: l’istamina, se presente in grandi quantità nel nostro organismo, determina una serie di reazioni quali arrossamenti eritemi, ponfi, produzione di muco nelle vie aeree, asma e diarrea.
L’assunzione di alimenti che la contengono, come ad esempio proprio l’anguria, può amplificare la risposta allergica, incrementando l’infiammazione.
Mangiare troppa anguria: effetti collaterali
- E’ ricca di potassio e può dare un battito cardiaco irregolare
- Ha un alto indice glicemico e può provocare picchi nei livelli di glucosio
- Il licopene che possiede interferisce con l’alcol e può infiammare il fegato
- Mangiata fredda può scatenare l’emicrania
- Mangiata per perdere peso può indebolire i muscoli
- L’arginina che contiene può provocare dolore addominale, gonfiore, diarrea, gotta, allergie, peggioramento dell’asma.
- Può provocare un aumento dell’acqua nel corpo e causare gonfiore delle gambe, stanchezza e affaticamento in individui con reni deboli.