Ragusa – Come è oramai noto a San Giacomo, frazione del Comune di Ragusa, dalla fine di maggio non riceve la regolare erogazione di acqua da parte del Consorzio di Bonifica n. 8, con il quale gli utenti della suddetta frazione hanno stipulato da circa 15 anni un contratto di fornitura di acqua corrente potabile h24.
Il Comitato informale dei cittadini di contrada San Giacomo, costituitosi a seguito di tale persistente disservizio, ha reiteratamente sottoposto la gravissima situazione che si è venuta a creare per famiglie senza acqua da settimane e aziende agrozootecniche che non possono provvedere al normale fabbisogno dei capi di bestiame, in diverse circostanze e in diverse sedi di competenza.
Inoltre risultano gravi disagi anche da segnalazioni pervenute da strutture ricettive e da diverse attività commerciali legate non solo al comparto agricolo.
Emergenza idrica a San Giacomo
In particolare, si sono avute due interlocuzioni con il sindaco di Ragusa Peppe Cassì e l’assessore al ramo Gianni Giuffrida. Nell’ultimo incontro, tenutosi in data 2 luglio nei locali dell’Istituto Comprensivo G. Pascoli della frazione ragusana, i rappresentanti dell’amministrazione cittadina hanno riferito quanto segue:
1. Il problema della mancata erogazione continua da parte del Consorzio di Bonifica dipende dalla carenza di personale specializzato incaricato di mettere in funzione l’impianto di sollevamento acque e di potabilizzazione delle stesse e di sorvegliarne il funzionamento h24.
2. La dirigenza del Consorzio ha garantito al sindaco Cassì la messa in funzione del suddetto impianto e la regolare erogazione di acqua potabile entro il 10 luglio.
3. In caso di mancato adempimento da parte del Consorzio il sindaco Cassì si impegna a prendere provvedimenti e intraprendere iniziative anche legali nei confronti del Consorzio.
4. In via provvisoria, l’amministrazione comunale ha provveduto a garantire il servizio di distribuzione di acqua alla cittadinanza che ne fa richiesta per mezzo di un’autobotte tramite somministrazione di acqua tratta da un pozzo privato ubicato nella contrada per provvedere al fabbisogno delle aziende agricole e delle utenze domestiche.
Si rende noto che a oggi 11 luglio l’erogazione di acqua da parte del Consorzio di Bonifica non è ripresa in modo continuativo e regolare, né sono pervenute comunicazioni in merito alla ripresa del servizio e alla potabilità dell’acqua. Inoltre il prelevamento di acqua dal sopracitato pozzo privato è stato sospeso dal 9 luglio per lo “svuotamento della vasca” (si allega foto del cartello affisso all’ingresso del pozzo).
Non si può pensare di provvedere con serbatoi di accumulo, data la saltuaria erogazione dell’acqua, che rende impossibile soddisfare il fabbisogno anche con sistemi di accumulo e stoccaggio, considerando anche che molte delle famiglie non hanno una cisterna proprio perché da oltre un decennio l’erogazione H24 di acqua è stata garantita dal Consorzio.
Oltre alle gravi difficoltà riscontrate dalle famiglie e dalle numerosissime aziende, il Comitato vuole porre l’accento anche sui rischi legati alla sicurezza e alla pubblica incolumità in caso di eventuali incendi, soprattutto alla luce del devastante rogo che ha investito anche la frazione di San Giacomo l’11 agosto dello scorso anno. In tale occasione, infatti, fu possibile frenare l’avanzata del fuoco anche grazie all’intervento di privati cittadini che impiegarono volontariamente le proprie autobotti rifornendosi di acqua attingendo dalle proprie utenze private, sulle quali oggi, per i sopracitati problemi, non si può fare minimamente affidamento.