Ragusa – Anche il gruppo consiliare 5 stelle al Comune di Ragusa interviene sul serrato dibattito in corso a proposito del notevole calo di presenze turistiche a Ragusa Ibla. E lo fa proponendo che il sindaco Peppe Cassì “convochi immediatamente gli stati generali del turismo della nostra città, convochi anche la politica, li faccia sedere tutti allo stesso tavolo, dia il via a una attenta fase di ascolto e valorizzi la concertazione.
E, poi, assuma le conseguenze del caso. Non si può continuare a guardare inermi questo stillicidio di notizie che, ogni giorno, ci confermano che Ibla è stata lasciata andare dai visitatori e, in parte, anche dai turisti. E’ necessario un piano straordinario per rilanciare le ambizioni della città antica, sono indispensabili strategie specifiche che devono tenere in debita considerazione le nostre peculiarità.
Ibla ha bisogno di tutti in questo momento così complicato”.
I quattro consiglieri del gruppo pentastellato, il capogruppo Sergio Firrincieli con Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Zaara Federico, commentano in questi termini i dati diffusi dal Ccn Antica Ibla dopo un questionario somministrato alle attività ricettive. “A luglio si parla di un tasso di prenotazione del 20-30%, assolutamente in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Un recupero ad agosto ma nulla di trascendentale. Per non parlare di settembre. Insomma, la situazione sembra sfuggita di mano. E la nostra non vuole neppure essere una critica rivolta all’Amministrazione comunale. Perché ci troviamo tutti nella stessa barca e rischiamo di affondare. Ma è l’Amministrazione comunale che governa la città e che, adesso, dopo avere preso atto di quanto sta accadendo, deve correre ai ripari. Non può più stare a guardare. Perché l’obiettivo primario di tutti deve essere quello di tutelare gli investimenti degli operatori commerciali che hanno scelto Ibla per garantirsi un futuro e che, se va avanti di questo passo, saranno costretti a rivedere i loro piani e, soprattutto, rischiano di dovere rinunciare al personale con una ricaduta negativa anche sul piano occupazionale.
Non sappiamo neppure se la responsabilità di tutto ciò sia da imputare al tanto contestato piano della viabilità o alla mancanza di promozione che, a dirla tutta, per l’assessore al ramo sembra essere diventata solo il lancio sui social di un marciapiede a sbalzo (sic) all’inizio della circonvallazione. No, non può finire così, soprattutto non dopo avere fatto scoprire al mondo le bellezze di un sito Unesco che non ha pari. Ecco perché ci sentiamo di lanciare questa proposta al sindaco che speriamo possa essere colta al volo”. (da.di.).