Ragusa – “Ho dovuto ricontattare gli amici operatori economici di Ibla che nei giorni scorsi si erano rivolti a me per esternare il loro disagio imprenditoriale in queste giornate difficili. Ho detto loro che di certo sicuramente si erano fatti male i conti perché nella città antica di Ragusa tutto va bene, siamo in linea con i dati del passato, almeno a sentire il sindaco Cassì che, su questo caso, ha smentito tutti spiegando, in pratica, che non va così male e che i conti li faremo alla fine. I miei amici operatori economici di Ibla, però, mi hanno spiegato che loro il problema lo stanno vivendo sulle proprie spalle, che non c’è niente di analogo agli anni passati, che gli incassi si sono ridotti, rispetto all’anno precedente, sino al 30% e anche più. Che il sindaco, insomma, su questa vicenda menta sapendo di mentire? E’ mai possibile? E, poi, che senso avrebbe dire una cosa per un’altra?
Quale sarebbe il fine politico? Davvero, riesce difficile riuscire a raccapezzarsi”. Così il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, dopo avere preso atto delle dichiarazioni del sindaco sul turismo a Ibla e delle piccate repliche di molti operatori commerciali che, naturalmente, alla luce di quanto sta accadendo, sono preoccupati per la sorte dei propri investimenti. Che cosa accadrà in futuro? “Domanda da un milione di dollari – aggiunge Chiavola – alla quale nessuno sa rispondere. Ma occorre creare le condizioni affinché qualcosa possa accadere. Poi, quello che ci dà da pensare, è che il sindaco ascolti le rimostranze solo di una parte dei commercianti di Ibla. E gli altri, non hanno lo stesso diritto di parola? E i residenti, non dovrebbero potere esternare le proprie opinioni, dire come la pensano sulla vivibilità della città antica? Insomma, il sindaco dovrebbe riunire tutti attorno allo stesso tavolo. E ascoltare.
E poi da questo ascolto trarre le dovute indicazioni su come muoversi. Tutto questo è stato fatto solo in parte e i risultati, purtroppo, si cominciano a vedere. Ci vuole un pizzico di umiltà in più da parte del primo cittadino e capire che le lamentele non sono una critica politica delle opposizioni ma devono potere diventare una risorsa per migliorare il futuro”.