Dal prossimo 25 luglio si potrà presentare la richiesta sul sito dell’Inps del “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia”, introdotto dal decreto legge 30 dicembre 2021, n. 228.
Lo comunica una nota dell’istituto.
Le domande potranno essere presentate fino al 24 ottobre, poi saranno elaborate le graduatorie in base alle risorse disponibili. Il beneficio sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso (fino alla soglia di 50mila euro), in base all’ordine di arrivo della domanda.
“Il nuovo beneficio, destinato ai cittadini richiedenti con Isee non superiore ai 50mila euro, è volto a sostenere le spese di assistenza psicologica di coloro che, nel periodo delicato della pandemia e della correlata crisi economica, hanno visto accrescere le condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica”, si legge nel testo.
Per inoltrare la domanda sono necessarie le credenziali Spid, Cie o Cns. La procedura è disponibile accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” raggiungibile tramite home page del sito web www.inps.it, seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi”, poi “Servizi” e “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. In alternativa al sito web, la domanda può essere presentata tramite il servizio di Contact Center Multicanale. Le istruzioni per la presentazione sono contenute nella Circolare 83 del 19 luglio.
“Il Bonus psicologico è una misura inutile che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno”. Lo afferma il Codacons, commentando l’avvio delle domande per l’incentivo a partire dal prossimo 25 luglio. L’associazione contesta “evidenti criticità”, dai fondi a disposizione “del tutto insufficienti”, solo 10 milioni di euro saranno destinati in modo diretto ai cittadini”, e dal tetto Isee fino a 50mila euro “troppo elevato” e la graduatoria in base all’ordine di arrivo della domanda.
“Solo 16mila fortunati riusciranno a godere del Bonus psicologico, e una ampia fetta di cittadini che con il Covid hanno sviluppato forme di disagio mentale sarà tagliata fuori dal provvedimento. Senza contare – conclude il Codacons – i possibili rincari delle tariffe da parte degli psicologi, così come avvenuto per altre categorie di beni e servizi interessati dagli incentivi varati dal Governo negli ultimi due anni”.