Catania – Si trova ricoverata in Rianimazione una bagnante, anche a causa di patologie pregresse, per essere stata punta da una caravella portoghese, medusa definita killer, al largo delle isole Ciclopi, i fariglioni che si trovano davanti ad Aci Trezza. La donna si trova ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Policlinico San Marco di Catania.
La donna ha accusato cefalea, astenia, vomito, attacchi di panico, difficoltà respiratorie e un’importante aritmia cardiaca. Aveva lesioni cutanee caratteristiche sulla schiena, sui glutei e sulle gambe che lasciano immaginare che si tratti della puntura di una Caravella portoghese.
La Caravella portoghese è rara nel Mediterraneo, ma i primi avvistamenti risalgono all’Ottocento. Quest’anno è già stata notata in Sicilia, in Sardegna, a Villa San Giovanni nello Stretto di Messina e nel mar Ligure presso Chiavari. Negli anni scorsi un esemplare era stato avvistato nell’isola maltese di Comino. Nei nostri mari c’è già stato un caso mortale, che risale a dodici anni fa: una donna di 69 anni morì nell’agosto 2010 in Sardegna.
Caravella portoghese: medusa killer
Physalia physalis in realtà non è una vera medusa, ma una colonia di idrozoi di quattro tipi diversi. È presente in tutti gli oceani, particolarmente abbondante intorno all’Australia. È classificata tra i sifonofori, forma una colonia galleggiante grazie a una sacca azzurrina lunga 15-20 centimetri riempita di gas, sotto la quale però si dipanano sottili tentacoli lunghi fino a 30 metri (in media una decina). I tentacoli non si notano sottacqua e il loro contatto provoca ferite ustionanti e molto dolorose. Il veleno può provocare uno choc anafilattico variabile da individuo a individuo e che può avere esiti fatali se non affrontato velocemente. Bambini e cardiopatici possono subire le conseguenze più gravi.