Ragusa – Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo a Ragusa. Usare l’arte della parola per mettersi a nudo. Usare l’arte della parola per raccontare la storia di un’artista che ammiri e, forse, in qualche modo, ripercorrere anche la tua stessa storia. Usare l’arte della parola per comunicare tutto ciò che hai dentro, le emozioni che riescono a uscire fuori e quelle che, invece, in qualche maniera sanno arrivare a destinazione anche se non le espliciti compiutamente. Domenica sera, a Cava Gonfalone, nel cuore della città di Ragusa, sotto il centro abitato, si è compiuta una piccola magia. E il mago ad avere usato la bacchetta magica della parola è stato Amedeo Fusco che, tornato alla passione della sua prima vita, il teatro, è riuscito letteralmente ad incantare il pubblico presente. Lo ha fatto con la conferenza spettacolo “Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo” che, nata da una ispirazione del momento, è cresciuta sino a diventare un momento catartico da condividere con il pubblico.
Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo, grande successo per lo spettacolo a cava Gonfalone
Domenica sera il sold out di Cava Gonfalone ha testimoniato della grande empatia che gli spettatori hanno avuto con Fusco, soprattutto con questo Fusco che, ritornato al suo primo amore, è riuscito a trasmettere sensazioni come, forse, mai accaduto in precedenza. E non è un caso che in molti si siano commossi sino alle lacrime, seguendo il filo di quel racconto che ha voluto raccontare la testimonianza su questa terra di un essere straordinario come Frida. E, poi, nel finale, la standing ovation di tutti i presenti che hanno voluto così rendere partecipi Fusco non solo del proprio apprezzamento convinto ma anche e soprattutto di essere stati parte in causa di questo filo rosso srotolato con grande maestria e attenzione nei passaggi più delicati. Non è un caso che tantissime persone tra quelle presenti abbiano ringraziato Amedeo Fusco per quello che è riuscito a trasmettere loro. Significa non solo che tutto è stato apprezzato ma che, soprattutto, quello che si voleva comunicare è arrivato.
E, in effetti, si è creato un cerchio magico.
Con Frida che è stata l’ispiratrice, i suoi amori, la sua passione, il suo essere umana e libera, desiderosa di vivere la sua esperienza sino alla fine e nonostante i momenti dolorosi, che pure ha dovuto attraversare, come purtroppo accade a tutti, non ha mai mancato di gridare: “Viva la vida”.
E, alla fine, è stato questo il leit motiv dello spettacolo che è stato gridato dal pubblico, al termine della conferenza spettacolo, assieme a Fusco. L’artista, poi, ha ringraziato Dario Adamo e il duo StraNia oltre al Cai e all’Args e al figlio Gilberto, assieme a Isabella Maria B per la grafica e le ricerche, per avere condiviso questo momento particolare della sua vita. La conferenza spettacolo è stata proposta in prima nazionale a Ragusa.
Adesso, si proseguirà il 7 agosto a Scala Coeli, il 12 agosto a Cariati Marina e il 14 a Terravecchia. Il 22 e il 29 agosto tornerà a Ragusa al castello di Donnafugata e, poi, in altre città italiane.