Ragusa – Si allarga sempre più la platea di quanti (forze politiche, imprenditoriali, associazioni civiche) chiedono l’apertura di un serio dialogo per far fronte all’inaspettato, e per molti sorprendente, calo delle presenze turistiche nel quartiere barocco di Ragusa. Il comitato spontaneo di volontariato, il Comibleo, che raccoglie residenti di Ibla, prende spunto dalla “recente valutazione del sindaco che, concluso il mese di luglio, ha dovuto prendere atto di come il calo di presenze abbia, in un certo senso, guastato i piani degli operatori economici di Ibla” per constatare che essa “deve fornire lo spunto adatto per avviare un confronto a più voci su cosa è meglio fare per il futuro”.
Dopo una precisazione per rivendicare l’operato del comitato stesso (“ci siamo messi a disposizione in tempi non sospetti e ribadiamo questa nostra disponibilità convinti, come siamo, che non si può più fare finta di nulla e che è necessario programmare il futuro assieme a tutte le componenti operative della città antica. Altrimenti, sarà andata persa una occasione propizia”) Comibleo afferma “sarebbe la possibilità giusta per contemperare da un lato le esigenze di chi da queste parti ci lavora e dall’altro quelle di chi invece, a Ibla, ci abita. Non ci interessa neppure polemizzare su alcune scelte fatte dall’Amministrazione comunale di cui abbiamo già parlato, chiarendo il nostro punto di vista. Secondo noi, è fondamentale, adesso, che possa partire una stagione nuova, fatta di dialogo e di confronto. Riteniamo che si tratti di una occasione irripetibile e che, soprattutto, si proceda adottando un metodo differente. Non ci sono dubbi: Ibla ha bisogno del contributo di tutti. L’unilateralità, come abbiamo avuto modo di percepire e di verificare direttamente, non aiuta nessuno. Soltanto attraverso una scrematura delle varie proposte sarà possibile, secondo noi, trovare la formula più adatta per andare avanti. Noi ci siamo. Speriamo che anche l’Amministrazione comunale sia di questo avviso”. (da.di.)