Ragusa – Ha toni non solo pacati ma quasi quasi dispiaciuti la riflessione del direttivo del movimento Territorio Ragusa a proposito della “mortificante raffica di critiche nei confronti del primo cittadino e della sua amministrazione”, alla luce del “moltiplicarsi di riflessioni e considerazioni di autorevoli esponenti politici della città, sull’amministrazione Cassì e sulla sua attività”. Del resto Territorio ammette anche che “il suo stesso direttivo cittadino ha più volte analizzato alcune criticità dell’amministrazione, ma, come per altre analisi, si trattava di episodi isolati, a proposito di singoli argomenti” mentre ora siamo di fronte al “moltiplicarsi di riflessioni e considerazioni di autorevoli esponenti politici della città, sull’amministrazione Cassì e sulla sua attività”.
Tutto questo, secondo Territorio, in un momento in cui “nonostante lontani ancora 10 mesi dalle comunali, forse considerati scontati gli esiti delle nazionali e delle regionali, il sindaco Cassì e la sua amministrazione sono bersaglio di critiche non da poco, proprio nel momento in cui il primo cittadino cerca di fare sfoggio dell’avvio di qualche iniziativa resa possibile dagli ingenti finanziamenti, ma, soprattutto, dall’eredità di importanti progetti ereditati dal passato.
Il movimento fondato da Nello Dipasquale passa quindi in rassegna i pareri di vari esponenti politici. “Il segretario cittadino del Partito Democratico denuncia l’assenza di strategie politiche per la crescita della città, l’immobilismo sugli strumenti urbanistici, nulla per il piano regolatore, lentezze esasperanti per l’edilizia privata, blocco totale per il piano particolareggiato dei centri storici, fallimento per il Parco Agricolo Urbano. Il segretario PD non ha tralasciato di prendere in considerazione le fallimentari politiche per i rifiuti di Cassì, come sindaco e come presidente della SRR”. Musica uguale anche a destra dove “non meno tenero il giudizio globale del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, grandi progetti bloccati, ritardi enormi per le poche e piccole opere pubbliche avviate, politiche poco condivisibili per il centro storico, per Marina di Ragusa, per Ibla, si parla tanto da oltre 4 anni, ma i risultati non ci sono e, se ci sono, sono oggetto di polemiche”. Tra le perplessità che l’amministrazione Cassì suscita, anche quelle di un esponente politico noto per il suo equilibrio e per la ponderatezza dei suoi interventi, Giorgio Massari. Infatti, a dire del direttivo di Terriotrio Ragusa, “anche il coordinatore di Ragusa Prossima non risparmia pesanti critiche all’indirizzo di Cassì e della sua gestione politica, salva solo i conti in ordine e un impegno non indifferente per la manutenzione delle strade, per il resto opere ereditate, mancanza di visione strategica sul centro storico e sulle scelte funzionali da accostare ai progetti per l’ex scalo merci o per il quartiere Carmine Putie. Enormi criticità per l’approvvigionamento idrico e per la questione rifiuti, apprezzamento per gli assessori alla cultura e allo spettacolo, ma contemporanea stroncatura quando definisce le iniziative un ‘supermarket di eventi’, sganciato da una visione culturale della città, con una eccessiva commistione fra cultura e intrattenimento. E, alla fine, l’inevitabile considerazione sul fallimento totale delle politiche di sviluppo economico”.
Dopo questa desolante panoramica riportata da Territorio sulla base dei giudizi espressi in questi mesi da autorevoli esponenti politici cittadini, il movimento trae le proprie conclusioni “non è bello, per nessuno, constatare come ci siano giudizi negativi unanimi e convergenti su una intera stagione politica, una bocciatura del sindaco, delle sue politiche e di quelle di molti assessori, soprattutto quando ci si rende conto che il primo cittadino non fa nulla per invertire la rotta, con quel famoso cambio di passo più volte considerato ma mai attuato. Come ha sottolineato il segretario PD, siamo rimasti all’epoca della sindacatura Dipasquale, a quel periodo di rinascimento della città successivamente al quale nessuno ha saputo cogliere gli elementi fondamentali per continuare l’indiscutibile percorso di sviluppo intrapreso. Una città come Ragusa non può vivere sull’ordinaria amministrazione, e nemmeno, per quattro anni l’amministrazione ha cercato di capire cosa e come fare, un esempio per tutti l’ex cinema Marino, pronto su un piatto d’argento, progetto, finanziamenti, questione affrontata verso la fine della sindacatura, come tante altre e come tante che restano al momento, solo grandi progetti sulla carta. Una città in totale abbandono, manutenzione delle aree a verde dimenticata, grosse responsabilità e ritardi per i rifiuti, dove viene fuori una fondamentale incapacità di gestire l’emergenza alla quale si arriva anche per enormi ritardi nell’azione della SRR di cui Cassì è Presidente.
E sullo sfondo preoccupanti lacune nell’operato per le opere pubbliche, ritardi nelle consegne dei lavori, scarsa padronanza dei progetti, un esempio lampante l’impianto di via delle Sirene, la prima e unica opera che questa amministrazione non è riuscita nemmeno a completare, con una lievitazione dei costi che ancora non conosce esito definitivo”. Insomma, un quadro, quello dipinto da Territorio Ragusa, a tinte molto fosche, che nemmeno il solleone di agosto, che l’ha avuta vinta anche sulle perturbazioni temporalesche, sugli acquazzoni e sulle grandinate, riesce a illuminare. Nemmeno con un raggio di speranza. (da.di.)