Il bonus trasporti 2022 da 60 euro è una misura, introdotta dal decreto Aiuti e rafforzato dal decreto Aiuti bis, che prevede un contributo per l’acquisto di abbonamenti mensili o annuali del servizio di traporto pubblico, locale, regionale o ferroviario. Il bonus è destinato ai cittadini con reddito non superiore ai 35 mila euro. Sarà possibile inoltrare la richiesta nella piattaforma dedicata a partire dal primo settembre. Una volta ottenuto il buono dovrebbe essere spendibile direttamente alle biglietterie e per un solo abbonamento.
Bonus trasporti 60 euro: come fare domanda
Per beneficiare del bonus trasporti è necessario presentare la domanda esclusivamente online sul sito www.bonustrasporti.lavoro.gov.it , effettuando l’accesso all’area riservata tramite SPID con livello di sicurezza 2 o tramite la carta d’identità elettronica (CIE).
Una volta completata l’autenticazione al Portale vanno inseriti i propri dati e selezionato il gestore del trasporto pubblico nella propria località. Questo è tenuto ad accettare sempre il bonus, occupandosi lui stesso della registrazione del contributo.
Le imprese del trasporto pubblico locale a pochi giorni dal via alle domande per il bonus trasporti da 60 euro, chiedono una correzione per rendere più efficace la misura. Il bonus, scrivono le associazioni Agens, Anav e Asstra in una nota, “pur avendo apprezzabili finalità sociali, rischia di recare forti disservizi per i cittadini utenti e maggiori costi per le aziende esercenti a causa delle modalità applicative prescelte”. Le associazioni propongono di “circoscrivere l’utilizzo del bonus all’acquisto del solo abbonamento annuale, quando presente nella gamma tariffaria d’offerta, e in subordine ai plurimensili e ai mensili”. Per far sì che la misura non abbia un impatto negativo sull’intero sistema dei trasporti è necessario, spiegano le associazioni, “un meccanismo già sperimentato ad esempio sul bonus biciclette, dove l’utente dopo aver acquistato l’abbonamento riceve un rimborso diretto dallo Stato. In subordine, là dove il soggetto intermediario siano le aziende, occorre creare dei meccanismi anticipatori che riducano al minimo l’impatto finanziario che le aziende dovranno sostenere”.