Un bonus trasporti 60 euro per lavoratori e per studenti che si recano sul posto di lavoro o nelle scuole con i mezzi pubblici. E’ stato previsto dal Governo italiano che ha stanziato un fondo di 79 milioni di euro e, nell’ambito del Decreto Aiuti, elargirà un bonus del valore massimo di 60 euro. Questo è usufruibile sia sul trasporto locale e regionale che nazionale sotto forma di abbonamento mensile o annuale.
Bonus trasporti 60 euro: a chi tocca
Hanno diritto a ricevere il bonus trasporti 2022 tutti i cittadini con un reddito annuo non superiore ai 35.000 euro nel 2021. Nel caso di minore si terrà conto del reddito della persona fisica che ne sarà il richiedente e dovrà attestare di avere il minore a carico.
Il bonus può essere richiesto solamente una volta ed è strettamente personale. In nessun caso risulta cedibile in quanto è nominativo.
Bonus trasporti 60 euro: come fare domanda
Per beneficiare del bonus trasporti è necessario presentare la domanda esclusivamente online sul sito www.bonustrasporti.lavoro.gov.it , effettuando l’accesso all’area riservata tramite SPID con livello di sicurezza 2 o tramite la carta d’identità elettronica (CIE).
Una volta completata l’autenticazione al Portale vanno inseriti i propri dati e selezionato il gestore del trasporto pubblico nella propria località. Questo è tenuto ad accettare sempre il bonus, occupandosi lui stesso della registrazione del contributo.
Bonus trasporti 60 euro: scadenza
La prima data utile per richiedere il bonus è il 1 settembre 2022. C’è tempo fino al 31 dicembre 2022 per fare domanda e ricevere l’agevolazione statale, ma è consigliato farlo il prima possibile in quanto il bonus sarà disponibile fino all’esaurimento dei fondi stanziati.
Il bonus ha una scadenza poiché l’abbonamento dovrà essere acquistato entro il mese solare di emissione. Potrà essere tuttavia utilizzato anche successivamente, l’importante è completare l’acquisto dell’abbonamento ai mezzi di trasporto entro un mese dall’assegnazione del suddetto bonus.
“L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo” specifica infatti il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.