Milano – Concluso, prima delle vacanze estive, il secondo corso di formazione per “Diabetico guida” organizzato da Fand – Associazione italiana diabetici con sessantacinque diplomati che hanno ottenuto l’attestato dopo aver superato l’esame. Tre i non ammessi, per aver saltato oltre tre lezioni, un bocciato. Sono gli esiti comunicati dalla scuola di formazione Fand che annuncia di avere già pronta la prossima sessione autunnale, in partenza il 20 settembre, con iscrizioni già al completo.
Non nasconde la soddisfazione Manuela Bertaggia, responsabile del progetto e Vicepresidente Fand: “Siamo orgogliosi del risultato che i partecipanti al corso hanno raggiunto e dell’interesse raccolto dai nostri corsi per diabetico guida. La qualità del nostro programma di formazione è dettata dal parco dei nostri docenti e tutor, dalla loro grande competenza, professionalità, disponibilità e passione. Il corso offre un’educazione completa sulla gestione della malattia diabetica e, a prescindere dalla volontà di diventare diabetico guida, è sicuramente utile a tutte le persone con diabete, poiché offre un insieme di informazioni e nozioni che nessun diabetologo da solo potrebbe offrire”.
“La missione 6 del Pnrr e il Decreto ministeriale 71/2022 prevedono nuovi modelli di sviluppo dell’assistenza territoriale nel sistema sanitario nazionale – sottolinea il Presidente Fand, Emilio Augusto Benini – con l’istituzione delle case di comunità, affinché le persone siano curate dove risiedono mettendole finalmente al centro del sistema sanitario, il Diabetico guida sarà sicuramente di grande aiuto, poiché svolgerà attività di supporto alle persone con diabete, ma anche al personale sanitario di diabetologia”. Un esempio pratico di impiego della figura preparata e formata attraverso i corsi ideati e sostenuti da Fand lo fornisce lo stesso Presidente: “Potranno essere di aiuto, ad esempio, nelle forme di prevenzione che si attueranno nelle case di comunità, così come previsto dal decreto 71, per la prevenzione del diabete di tipo due e delle malattie cardiovascolari, per le quali, da sempre, Fand orienta la sua azione attraverso le tante associazioni affiliate, realizzando screening e campagne d’informazione rivolte alla popolazione”.
Gli alimenti che inducono la formazione di gas in una persona non provocano necessariamente lo stesso effetto in un’altra. Tuttavia, alcuni cibi producono gas, in tutti indistintamente, per la loro stessa composizione. Si tratta degli alimenti contenenti alcune classi di carboidrati, come fibre insolubili o alcuni tipi di zuccheri (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), che non vengono facilmente assorbiti nell’intestino tenue e passano quasi intatti (indigeriti) nell’intestino crasso (colon). Una volta entrati nel colon sono soggetti alla fermentazione da parte della flora batterica intestinale, che li decompone producendo gas.