Mangiare l’insalata prima dei pasti principali (pranzo e Cena) aiuta a non ingrassare e a mantenersi in forma. Mangiare l’insalata prima dei pasti è un’abitudine alimentare ormai consolidata in molti Paesi del mondo. Si tratta di una vera e propria strategia utile non solo per aumentare l’apporto di fibre sin dall’antipasto, ma anche per regalare un appagante senso di sazietà e contribuire alla perdita di peso corporeo.
Insalata: benefici per la salute: tiene sotto controllo la glicemia e la produzione di insulina
La fibra idrosolubile contenuta nella verdura è capace di controllare l’assorbimento intestinale di glucosio, aminoacidi, grassi e colesterolo, garantendo così il controllo della glicemia e dell’insulina dopo il pasto poiché contribuisce ad evitare bruschi rialzi glicemici.
Una condizione, quest’ultima, da evitare se non si vuole ingrassare, poiché non appena il cervello rileva la presenza di un eccesso di glucosio nel sangue invia un segnale al pancreas, che comincia a secernere insulina, l’ormone che ha la funzione di permettere che la glicemia si mantenga stabile.
Mentre il pancreas controlla la produzione di insulina, altri organi, il fegato in particolare, la utilizzano per trasformare lo zucchero nel sangue in energia. Il fegato assorbe il glucosio e lo converte in glicogeno, immagazzinandolo.
Lo zucchero residuo che non viene assorbito dalle cellule del fegato o da altri organi come il cuore e il cervello o dai muscoli viene convertito in grasso stoccato nelle cellule adipose. Ridurre l’impatto glicemico attraverso le fibre presenti nell’insalata, dunque, aiuta a dimagrire.
Insalata, sazia e riduce la fame
Mangiare un’insalata di verdure crude, accompagnata da verdure fresche, possiede una combinazione alimentare che, se assunta prima del pasto, oltre ad apportare dosi adeguate di fitonutrienti antiossidanti capaci di arginare gli effetti dei radicali liberi dell’ossigeno, contribuisce ad aumentare il senso di sazietà. Merito anche questa volta della fibra contenuta, che dilata le pareti dello stomaco.
Mangiare un pinzimonio fresco e colorato è un’ottima strategia per introdurre fibre e aumentare il senso di sazietà durante il pasto. Le verdure usate per questa preparazione, inoltre, avendo una consistenza croccante, hanno bisogno di essere masticate a lungo, contribuendo a farci sentire più sazi.
Via libera, dunque, a bastoncini di carote, sedano, finocchio, cetrioli, peperoni. Unica accortezza: prestare attenzione all’uso dell’olio utilizzato per condire. Un’ottima alternativa è realizzare una vinaigrette ottenuta mescolando energicamente con una forchetta 1 cucchiaio di succo di limone spremuto fresco con 1 cucchiaino di olio e un pizzico di pepe nero.
Perfette anche le verdure amare: cicoria, finocchio, radicchio, crescione, soncino, insalata belga, cavolo verde, ravanelli, scarola, rucola, tarassaco hanno un gusto che stimola la secrezione intestinale di colecistochinina (CCK), un ormone che determina il senso di sazietà e che può aiutarci a controllare l’appetito riducendo l’introito alimentare complessivo.
Le verdure dotate di gusto amaro, inoltre, svolgono un’azione di genomica nutrizionale (agiscono positivamente sul nostro DNA, sul patrimonio genetico delle cellule umane, intestinali, ma anche sul genoma dei batteri del microbiota intestinale). da sempre l’insalata è un componete basilare di tutte le diete tra cui la dieta delle insalate da seguire solo per pochi giorni.