Palermo – 30 agosto 2022. Crisi energetica, Confcommercio Sicilia aderisce all’iniziativa “Abbassiamo le luci contro il caro bollette” che, domani, mercoledì 31 agosto, prevede, contestualmente alla conferenza stampa nazionale che si terrà a Roma, lo spegnimento delle luci delle attività del terziario di mercato per quindici minuti a partire da mezzogiorno. Una iniziativa che Confcommercio ha avviato congiuntamente con Ancc-Coop, Ancd-Conad e Federdistribuzione in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del commercio al dettaglio.
“Evidenziamo – afferma Manenti – l’insostenibilità per molte imprese di proseguire la loro attività a causa del caro bollette. I dati forniti dal nostro ufficio studi fotografano una situazione impietosa. In Sicilia, infatti, attualmente, l’aumento di spesa per l’energia elettrica è stato pari a 464 milioni di euro in un anno, dunque un incremento alle stelle. Peggio della nostra Sicilia, solo la Lombardia, con 939 milioni di euro, e il Lazio, con 534 milioni di euro spesi in più. A seguire troviamo il Veneto con 463 milioni, la Campania con 453 milioni e l’Emilia Romagna con 424 milioni. La situazione è particolarmente esplosiva, le ultime bollette ricevute dai nostri imprenditori di luglio sono state un vero e proprio macigno e quelle di agosto rischiano di essere anche peggio”. Intanto, dopo la lettera inviata nei giorni scorsi ai prefetti di Sicilia, il presidente regionale Manenti sarà ricevuto domani mattina alle 10,30, in concomitanza, dunque, con la conferenza stampa organizzata dal nazionale a Roma, dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani.
L’incontro si terrà nei locali di Villa Whitaker, in via Cavour 6. Nei giorni scorsi, sempre rispondendo all’invito di Confcommercio Sicilia, il presidente Manenti è stato ricevuto dal commissario straordinario dello Stato per la Regione Sicilia, Ignazio Portelli. Quest’ultimo ha convenuto sulle preoccupazioni manifestate dall’associazione di categoria evidenziando che sottoporrà all’ambito nazionale il tenore dei pesanti disagi espressi dagli imprenditori del settore di mercato oltre alle proposte, non ultima quella che riguarda un impiego per il territorio isolano della sovrapproduzione di energia prodotta nel Mezzogiorno, che potrebbero risultare utili al contenimento della crisi.