Modica – Il famoso chef modicano Carmelo Ferreri posta un video con Matteo Salvini sui social e scatta un’assurda polemica, un vero e proprio linciaggio social. Lo chef del ristorante Corallo di Marina di Modica dove ha cenato il leader della Lega, Matteo Salvini, lunedì scorso dopo un incontro al mercato dei Fiori di Scicli, ha postato un video dove ha semplicemente invitato Salvini ha ripetere la famosa frase “Uau” mentre teneva in mano una t-shirt con la stessa scritta.
A pochi minuti dalla condivisione sono scattati una serie di insulti rivolti allo chef che vanno oltre la decenza: “Mpare finisciala. Vendere l’anima al diavolo – scrive Fulvio -per pochi minuti di popolarità”; “Noo carmelo ca sbaghiasti.. con tutti ma con Salvini no..”.
“Non starei accanto a lui a 10 metri figurati a fare un selfie…dignità 0 abbiamo – scrive Gianna – tutti molta memoria corta ..forse prima ci disprezzava ora viene in Sicilia ma fatemi il favore..vomitevole”.
Fortunatamente in difesa di Carmelo sui social sono arrivati anche tantissimi messaggi e noi ne condividiamo alcuni: “Stanno ricoprendo di insulti Carmelo Ferreri perché si e permesso di accogliere nel ristorante dove lavora Matteo Salvini e di fare un video con lui, asserendo sei un grande ! adesso mi domando ma l’assurdità umana non ha veramente limiti! Carmelo ma con tutti fai le foto tranne che con me !!!!! Ti amiamo Carmelo lasciali correre gente senza senso che ti giudica per una foto!”.
Un po’ di leggerezza e meno critiche! E’ uno chef – scrive Letizia – che ha accolto il suo cliente ‘ più famoso degli altri ” e che comunque si è prestato al gioco. Poi alla gente che paventa delusioni dicendo che ‘gli tolgono l’amicizia’ ricordo che agli amici si sta vicino sempre, non solo quando si pensa abbiano ragione!”.
“Ieri dopo il video di Carmelo Ferreri con Salvini si è dato il via al solito e al quanto inutile PROCESSO SOCIAL! Quindi Carmelo – scrive Giulio – che oltre ad essere un #grandissimo Chef è anche idolo indiscusso dei suoi followers, oggi ha perso il suo appeal perché ha avuto (secondo me il piacere) l’occasione di cucinare per un personaggio politico (per molti discutibile), mediatico e famosissimo… Che dire, vi appellerei come invidiosi dei successi degli altri, e privi di contenuto…A Carmelo invece ancora complimenti, sei troppo UAUUU! U RE RO MARI!
“Questa “polemica” che state facendo sul mio GRANDE AMICO Carmelo Ferreri – scrive Angelo -da un ulteriore conferma di quanto la società di oggi faccia schifo, subito pronti a criticare, a giudicare, a dare sentenze, dovete per forza ficcare il naso nei cazzi delle persone, pubblico o privato che sia a voi non interessa, a voi interessa mettere bocca, dire la vostra a qualsiasi costo senza che nessuno ve lo chieda. Internet non ci ha resi più intelligenti, ci ha resi solamente più scassaminchi. Spero che presto tolgano questi cazzo di social così potrete tornare alla vostra noiosissima vita e non rompere le palle alla gente”.
“Io sto con Carmelo Ferreri,- scrive Antonio – bravo nell’accogliere qualsiasi persona di colore e partito nel ristorante in cui lavora. Perché un ristorante non è il parlamento, il ristorante accoglie tutti i Clienti a prescindere di cosa facciano o hanno detto in vita. Le urne diranno cosa vogliono gli italiani. Grande chef . Ps: per chi dirà che sono della lega vi ricordo a tutti che sono nato comunista e morirò comunista”.
Lo chef linciato sui social con frasi pesanti che non abbiamo voluto condividere per non dare spazio alla cattiveria di certa gente ieri ha pubblicato un altro video sui social manifestando la sua amarezza per l’accaduto, ecco cosa ha detto nel video (che conndividiamo): “Buongiorno ragazzi sono amareggiato per il video di ieri è successo la fine del mondo. Per un video con Salvini ma stiamo scherzando. Io in cucina ho sempre fatto entrare tutti, dalla persona più semplice a quella più famosa…ragazzi ma stiamo scherzando! Chi mi conosce sa chi sono. Con queste parole di odio la gente si distrugge..”.
Sui social in tanti continuano a pubblicare post con la scritta #iostoconcarmelo in difesa dello chef modicano.