Ragusa – Prenderà il via domani, lunedì 12 settembre, la festa di Maria Santissima Addolorata che si tiene nella chiesa di Santa Maria dell’Itria a Ibla.
Un evento religioso senza eccessivo folklore ma che ritorna ad essere sempre suggestivo, dopo gli anni di assenza dovuti al periodo pandemico, e che, quindi, non mancherà di attirare l’attenzione di fedeli e devoti oltre che quella di turisti e visitatori attratti dal fascino che questi riti riescono a trasmettere. “Il martirio della Vergine – dice l’amministratore parrocchiale della chiesa Anime sante del Purgatorio, don Pietro Floridia, che si occupa, assieme al comitato di organizzare la semplice ma significativa celebrazione – viene celebrato tanto nella profezia di Simeone quanto nella storia stessa della passione del Signore.
Egli è posto, dice del bambino Gesù il santo vegliardo, quale segno di contraddizione, e una spada, dice poi rivolgendosi a Maria, trapasserà la tua stessa anima. Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre nostra. Del resto, non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l’anima della Madre. Certamente, dopo che il tuo Gesù, che era di tutti, ma specialmente tuo, era ispirato, la lancia crudele, non poté arrivare alla sua anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo.
Ma a te sì. A te trapassò l’anima. L’anima di lui non era più là, ma la tua non se ne poteva assolutamente staccare. Perciò la forza del dolore trapassò la tua anima, e così non senza ragione ti possiamo chiamare più che martire, perché in te la partecipazione alla passione del Figlio, superò di molto, nell’intensità, le sofferenze fisiche del martirio”.
Ogni giorno, da domani e sino al 18, quando si terrà la processione per le vie del quartiere barocco, è in programma la recita comunitaria del Rosario, la Sittina cantata a Maria Addolorata e la celebrazione eucaristica della santa messa. I riti prenderanno il via alle 17.
Gli appuntamenti settimanali richiamano fedeli e devoti non solo di Ibla ma anche di tutti gli altri quartieri della città di Ragusa.